Self-Driving Car, il futuro delle automobili è sceso in strada

Il Nevada Department of Motor Vehicles ha concesso la licenza necessaria per mettere su pista l’innovativa idea di Google, che promette di rivoluzionare il settore automobilistico e dei trasporti.

Lo stato americano sarà il primo al mondo a permettere la circolazione sulle sue strade di veicoli con guida automatica, prototipi nati da una lungimirante intuizione dell’azienda di Mountain View e sviluppati grazie alla collaborazione con case automobilistiche, università, compagnie assicurative e vari professionisti del settore.

Una decisione epocale, come si evince dalla dichiarazione di  Bruce Breslow, Vice Direttore del DMV: “Il Nevada è il primo stato ad abbracciare quello che presto sarà il futuro dell’automobile” , ed a questa storica sentenza si allineeranno presto le legislazioni di molti altri stati, che si stanno già interrogando da mesi sulla questione.

Ora si potrà procedere alla fase di test su percorsi stradali pubblici, dove le vetture in prova potranno circolare con una speciale targa di colore rosso che le identificherà e distinguerà dalle automobili tradizionali, e nel caso arrivi dalle autorità competenti il permesso di commercializzazione, le macchine automatizzate vendute sul mercato verranno contraddistinte da una targa di colore verde.

I dati arrivati dalle prove dei primi veicoli sono molto incoraggianti: già dal 2010 queste speciali vetture hanno percorso più di 160.000 miglia senza segni di incidenti, anche se “accompagnate” da piloti-tester che hanno seguito dall’abitacolo le manovre e segnalato eventuali problemi, a volte intervenendo manualmente.

Il video di una prova su strada:


Ora la sfida lanciata da Sergey Brin, co-fondatore di Google che ha preso in mano questo progetto, è quella di raggiungere la quota di un milione di miglia senza incidenti. Per raggiungere quest’obiettivo il colosso dell’informatica sta investendo numerose risorse per sviluppare le tecnologie necessarie a rendere tutto questo realtà, come le “landing strip” per garantire un parcheggio del tutto automatizzato, sfruttando tecnologie come RFID e QR Code.

Il guanto è stato presto raccolto da altre compagnie automobilistiche, come Audi e Volkswagen, che hanno recentemente dichiarato di essere al lavoro su prototipi simili.

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