Le app Apple “rubano” le foto degli utenti?

L’ecosistema di applicativi mobili di Apple continua a essere al centro delle polemiche. Le app iOS, stando alle dichiarazioni di diverse società di sviluppo, non solo ruberebbero i contatti degli utenti, ma potenzialmente potrebbero sottrarre le foto presenti sui device.

Una volta che gli utenti hanno dato il proprio consenso all’accesso da parte di un’applicazione alle informazione di localizzazione, l’app potrebbe copiare l’intero album fotografico dell’utente senza ulteriori notifiche. Le foto ed i video degli utenti di solito vengono salvate con informazioni rispetto al luogo dove sono state scattate, una falla permetterebbe alle applicazioni con accesso ai dati di posizione di copiare anche le foto e i video, mentre raccolgono i dati sulla localizzazione dell’utente.

David E. Chen, co-fondatore di Curio, una società di sviluppo applicativi, sostieneUn’app con accesso ai dati di localizzazione può mettere insieme una serie cronologica di dove l’utente è stato fotografato.. la serie cronologica, e allo stesso modo le foto e i video, possono essere caricati su un server. Una volta che i dati sono stati copiati dal dispositivo, Apple non ha nessuna possibilità di controllarne o limitarne l’uso.

Un altro sviluppatore, John Casasanta dello studio Tap Tap Tap, sottolinea l’ambiguita del messaggio presentato agli utenti da Apple “allows access to location information in photos and videos” . “È davvero strano, perché Apple chiede il permesso per i dati di localizzazione, ma in realtà sta accedendo al tuo intero album fotografico”.

The New York Times ha verificato la falla, riuscendo a sottrarre e copiare su un server gli album fotografici, sviluppando un’app di prova che non è stata sottoposta al controllo di Apple. La compagnia ha rifiutato qualsiasi commento.

Non è chiaro se al momento esistano applicazioni che acquisiscano effettivamente gli album degli utenti con i loro contenuti, ma le policy applicate dall’azienda non specificano espressamente il divieto a copiare tali tipi di contenuto. Copiare gli address book degli utenti era, al contrario, proibito ma ciò non ha impedito ad Apple, che sottopone tutti i software ad attenti controlli,  di farsi sfuggire applicazioni che violassero il divieto. Quantomeno il dubbio che in assenza di un divieto certo tali comportamenti siano stati percepiti come ammissibili, effettivamente resta alto.

David Jacobs dell’Electronic Privacy Information Center attribuisce le maggiori responsabilità per l’ennesima violazione della privacy, almeno potenziale, all’azienda di Cupertino più che agli sviluppatori. “Apple ha l’enorme responsabilità di sorvegliare le app in quanto gatekeeper che permette l’accesso all’App Store e alle app che le persone istallano sui propri device.”

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1 COMMENT

  1. E tutto questo non succede con le app di Android? Mi pare un po’ sospetto che sia sempre e solo Apple che si trova al centro di queste polemiche.
    Nel frattempo prendo atto della cosa e comincio a conservarmi le fotografie solo su album fotografici di carta. Almeno lì devono sfondarmi la porta per rubarmeli e me ne posso accorgere! 🙂

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