Consiglio d’Europa: tutelare i cittadini e responsabilizzare provider per violazioni

Il Consiglio d’Europa raccomanda agli stati membri che hanno firmato l’accordo internazionale anti contraffazione ACTA, di assicurare il rispetto dei diritti dei cittadini e rendere responsabili i provider delle violazioni della libertà degli utenti.

Gli stati che hanno firmato l’accordo, tra cui l’Italia, dovranno, secondo le raccomandazioni dell’organismo internazionale contenute in un rapporto votato all’unanimità sulla protezione della libertà di espressione e di informazione in internet e nei mezzi di comunicazione digitali, condurre consultazioni pubbliche su eventuali leggi nazionali basate sul testo dell’accordo anti contraffazione.

Il Consiglio d’Europa specifica, inoltre, che qualsiasi legge venga introdotta sulla base di esso dovrà in tutti i casi rispettare il diritto a un equo processo, al rispetto della vita privata e quello alla libertà di espressione cosi come sanciti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. E chiede agli Stati di “tentare di garantire che i service provider non possano indebitamente limitare l’accesso alle informazioni e la loro divulgazione per motivi commerciali o di altra natura” e quindi di renderli legalmente responsabili delle eventuali violazioni dei diritti alla libertà di espressione e di informazione dei propri utenti.

 

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