Google – Motorola: si avvicina la chiusura dell’acquisizione?

L’acquisto di Motorola da parte di Google potrebbe finalmente concludersi la settimana prossima. Le autorità USA ed Europee avevano, infatti, approvato l’accordo già da mesi, ma l’autorità anti-monopolio  cinese aveva deciso a Marzo di estendere la propria indagine sull’operazione.

L’acquisizione dal valore di 12.5 miliardi di dollari rappresenta l’acquisto maggiore effettuato da Google che, da sol,a ha un valore superiore a quello complessivo delle altre 185 acquisizioni portate a termine dalla compagnia a partire dal 2004, anno in cui è stata quotata sui mercati finanziari.

I benefici maggiori dall’acquisto di Motorola, annunciato ad Agosto, deriveranno per Google dai 17mila brevetti in possesso della società, ma sarà interessante osservare come il gigante della ricerca gestirà il possesso di un proprio produttore di device mobili.

Nell’attesa della finalizzazione degli accordi erano, infatti, circolate voci di un qualche ripensamento di Google rispetto all’operazione o addirittura della possibilità che una volta ottenuti i preziosi brevetti potesse vendere la divisione device mobili di Motorola ad Huawei e l’unita di produzione di set-top box televisivi. Questo confermerebbe che lo scopo principale dell’acquisizione sono i brevetti Motorola.

Niki Fenwick, portavoce di Google, ha dichiarato, al contrario, che l’atteggiamento della compagnia “da quando abbiamo concordato l’acquisizione di Motorola non è cambiato e non vediamo l’ora di chiudere l’affare.

L’approvazione delle autorità cinesi sarebbe arrivata dopo che il gigante della ricerca ha accettato di mantenere, per almeno altri 5 anni, Android gratis e disponibile per chiunque voglia utilizzarlo. Google, infatti, avrebbe potuto favorire Motorola fornendogli in anticipo le versioni più aggiornate del software o addirittura limitarne l’uso da parte di altri produttori; anche se tali ipotesi infinitamente discusse non trovano nessun appiglio o conferma nelle decisione e nelle dichiarazioni della multinazionale.

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here