L’IPO di Facebook ha generato forti dubbi nel mondo della finanza, e la giornata del suo debutto ufficiale, con i suoi problemi di avvio e le dinamiche che hanno mantenuto il prezzo delle azioni sempre sopra la linea dei 38 dollari, non ha fatto che aumentarli.
Dopo la travagliata partenza, la conferma alle tante perplessità è arrivata al secondo giorno: il titolo ha subito un calo del 1o,9%, perdendo 4,20 dollari, con il prezzo in chiusura di 34,03 $ per azione.
Se si considera il picco più alto raggiunto nei primi 30 minuti dopo lo sbarco sul Nasdaq, quando le azioni di Facebook hanno raggiunto i 45 dollari, quello di oggi è un calo di quasi il 25%, che cancella più 11 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato della società.
“Nei riguardi di Facebook c’è un forte e rapido cambiamento delle sensazioni all’interno del pubblico, anche perché, in seguito all’iniziale entusiasmo, durante il fine settimana gran parte della copertura mediatica sul primo giorno in borsa della società è stata negativa, il che può aver influenzato le decisioni degli investitori, spingendoli ad allontanarsi da questo titolo” ha dichiarato JJ Kinahan di TD Ameritrade.
Una situazione in controtendenza col mercato, quella di Facebook, con l’indice Nasdaq in crescita del 2,46 per cento, e con i titoli tecnologici di alto profilo in forte aumento (Apple segna una crescita del 5,8%, un 3% per Ebay, +2,3 per Google ed Amazon sale del 2%).
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