In UK la musica digitale vende più delle copie fisiche

Il Regno Unito è da anni uno dei Paesi che hanno garantito maggior innovazione e nuove soluzioni all’industria discografica per uscire dalla crisi legata al calo delle vendite, e proprio dall’UK si infrange oggi l’ultima barriera legata alla distribuzione della musica.

Nel primo trimestre di quest’anno le vendite di musica in formato digitale, cioè tutti i brani e album disponibili a pagamento su internet, hanno superato i guadagni derivanti dall’acquisto delle copie fisiche, comprendendo sia i CD che i vinili, segnando ufficialmente la fine di un’era e confermando le potenzialità della distribuzione online.

Secono i dati rilasciati dal gruppo BPI, le entrate arrivate dai download, dalle formule in abbonamento e dalla pubblicità, hanno costituito il 55,5%  del reddito nei primi tre mesi di quest’anno, con un aumento annuo di questa modalità di distribuzione del 23,6%, mentre i ricavi ottenuti dalla vendita delle copie fisiche sono calati del 15,1 per cento.

C’è però da sottolineare che tale risultato si basa sulle performance stabilite in un periodo dell’anno non propizio alle vendite di CD e DVD, che hanno il loro massimo picco durante le festività natalizie. Bisognerà aspettare quindi qualche mese per verificare se il trend verrà confermato, ed il digitale batterà l’ormai “vecchio” CD, lungo tutto l’arco dell’anno.

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