Gli smartphone cannibalizzano fotocamere e videocamere

Non troppi anni fa, il settore delle macchine fotografiche a pellicola attraversò una profonda crisi causata dall’arrivo sul mercato delle fotocamere digitali. Esse costrinsero storiche compagnie a rivedere le loro strategie per adeguarsi al trend o, nelle peggiori delle ipotesi, a chiudere i battenti.

Oggi la situazione si ripropone per le fotocamere digitali: il loro mercato è calato drasticamente in pochi anni, perdendo un terzo del valore complessivo rispetto al 2006. In quell’anno era stimato oltre il miliardo di euro, oggi si attesta sui 750 milioni di euro; un crollo del 29% in soli cinque anni.

Anche il comparto delle videocamere ha registrato simili risultati negativi, arrivando  nel giro di pochi anni  ad una diminuzione delle vendite  attestata al 21%. Un calo delle entrate totali che è stato stimato intorno ai 125 milioni di euro.

La causa di questo trend negativo sarebbero gli smartphone che, grazie al miglioramento della tecnologia, implementano fotocamere in grado di scattare foto sempre più definite. L’uso dello smartphone inizia così a sostituire nelle abitudini dei consumatori, le macchine fotografiche compatte.

Secondo l’analista di Mintel Technology, Samuel Gee,“anche se la qualità delle fotocamere montate sugli smartphone in generale non corrisponde a quella dei dispositivi dedicati, grazie all’avanzamento dei processi tecnologici, la qualità delle immagini prodotte dai telefonini ha raggiunto un livello tale da non consentire ai consumatori di distinguere in modo netto la differenza con le foto scattate da macchine digitali e videocamere”.

E’ interessante notare come nell’evenienza di guasti o smarrimento della propria macchina fotografica o videocamera, secondo uno studio nel Regno Unito, il 21% dei proprietari di tali device non li sostituirebbero con un prodotto simile. Quello stesso 21% invece concorda sul fatto che l’acquisto di uno smartphone con caratteristiche soddisfacenti, sarebbe un migliore investimento a lungo termine.

Per cercare di invertire il trend, sempre secondo Gee, “i produttori di fotocamere devono puntare ed investire su nuovi servizi web da offrire ai consumatori, in grado di gestire e condividere le foto ed i video ripresi, o cercare di sviluppare funzionalità hardware innovative per sperare di mantenere vivo l’interesse dei consumatori verso questi prodotti”.

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