Face.com volta le spalle agli sviluppatori e nega le API

Ad un mese dall’acquisizione da parte di Facebook, la compagnia israeliana Face.com ha annunciato che entro i prossimi 30 giorni  non renderà più disponibili le sue API per il riconoscimento facciale. Ciò contrariamente a quanto dichiarato fino a poche settimane fa, scatenando il disappunto tra i tanti sviluppatori di applicazioni che hanno puntato sulla tecnologia di Face.com per i propri prodotti.

La scelta è stata comunicata attraverso una e-mail indirizzata ai tanti partner della società, motivando così la scelta: “Siamo entusiasti di continuare il nostro lavoro con gli amici di Facebook. Parte di questo processo include la chiusura di alcuni prodotti e servizi che non siamo più in grado di sostenere, e tra questi sono incluse le API di Face.com dedicate agli sviluppatori”.

Una decisione che va in controtendenza rispetto a quanto annunciato a metà Giugno, una volta concluso l’affare con Facebook, quando la compagnia israeliana dichiarava: “ora numerosi sviluppatori decideranno di utilizzare la tecnologia di Face.com per creare varie applicazioni e realizzare prodotti meravigliosi: il nostro piano è quello di continuare a sostenere la nostra comunità di sviluppatori”.

Proprio questi ultimi hanno iniziato a sfogare la loro frustrazione su Twitter, manifestando il loro disappunto per la scelta della compagnia di voltare loro le spalle improvvisamente. Ma soprattutto, lamentando i danni economici che tale decisione determina, insieme ai mesi di lavoro persi per sviluppare prodotti che ora dovranno trovare un’alternativa alla piattaforma offerta da Face.com.

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