Anna Maria Tarantola alla Presidenza Rai: “si” della Commissione parlamentare di Vigilanza

La Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai ha detto si alla nomina di Anna Maria Tarantola a Presidente della televisione pubblica. Evitando così l’ipotesi di un commissariamento della Rai, come più volte si era ipotizzato in caso di un voto sfavorevole.

Hanno votato a favore della Tarantola 31 commissari, raggiungendo così a pieno i due terzi di voti necessari. Ci sono state una scheda nulla e due schede bianche, ma soprattutto sei i commissari assenti. Dei sei che hanno disertato la riunione tre sono della Lega Nord, due dell’Italia dei Valori ed il commissario Radicale Marco Beltrandi.

Resta ora il passaggio formale del Cda Rai, dove sarà formulata una proposta di nomina dal Direttore generale Luigi Gubitosi. Di certo sarà un passaggio indolore, visto che già nei giorni scorsi il Consiglio d’amministrazione aveva dato il suo via libera alla nomina.

Il Premier Monti, aveva personalmente indicato il nome di Anna Maria Tarantola assieme a quello di Luigi Gubitosi, oggi nuovo Direttore generale della Rai.

Il PdL ha fatto dunque un passo indietro rispetto alle intenzioni di voto propugnate nei giorni scorsi, quando il capogruppo in Commissione del PdL Alessio Butti, aveva fino a ieri ricordato che i commissari avrebbero potuto disertare la riunione se non fossero state prima chiarite le deleghe che sarebbero state affidate alla nuova Presidente. Ecco perché già molte voci si levano ipotizzando presunti accordi del centrodestra con il Governo.

Il nodo politico reale che ha fatto da ostacolo alla nomina di Anna Maria Tarantola fino ad oggi è, infatti, legato ai timori del PdL e della Lega di vedere ridotto il potere dei propri consiglieri nel Cda Rai.

Questo avverrebbe seguendo un asse tra la Presidente Tarantola, dotata di maggiori poteri nella gestione della televisione di stato, sostenuta dai voti dei consiglieri eletti in quota Pd e Udc; e con il sostegno esterno del Direttore generale Gubitosi, anch’egli vicino a Monti.

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