Acer vs Microsoft: Surface? “non è una cosa che siete bravi a fare”

Per la prima volta il leader di una multinazionale tecnologica decide di criticare apertamente la strategia di Microsoft, e questo ruolo è toccato al Presidente del Consiglio di amministrazione e CEO del Gruppo Acer J.T. Wang, che dalle colonne del Financial Times ha fatto sapere ieri di essere contrario al lancio del Microsoft Surface.

Abbiamo detto a Microsoft di pensarci su – ha spiegato Wang, perché – creerà un enorme impatto negativo per l’ecosistema dell’informatica mondiale, e altre marche potrebbero reagire negativamente“. Il vertice di Acer, il quarto più grande produttore al mondo di computer, si è certamente risentito per la decisione di lanciare a ottobre il suo Surface; ponendolo in diretta concorrenza con l’Iconia di Acer e con l’HP TouchPad.

La critica non potrà certo rimanere lettera morta, poiché negli ultimi vent’anni Microsoft ha goduto di un rapporto di grande vantaggio commerciale dettato dai “buoni rapporti” detenuti con le grandi case produttrici di PC. Un approccio basato su una competizione leale della quale hanno goduto entrambi: il Sistema operativo Microsoft assieme ai processori Intel ha fornito una base comune aperta per tutti, e ciò ha permesso ad imprese come Acer di concentrarsi sulla qualità dell’hardware; allo stesso tempo Microsoft ha goduto dell’abbattimento dei prezzi dovuti alla competizione tra PC acquisento milioni di clienti.

Ora questo meccanismo rischia di essere messo in crisi dalle scelte di Microsoft la quale, spaventata dalla sua prima chiusura con segno meno il mese scorso e dall’ascesa di smartphone e tablet, ha deciso di rompere il sodalizio. Ma la scelta di lanciare il Surface pone anche interrogativi più profondi, come quello espresso da Campbel Kan, President for personal computer global operations della multinazionale taiwanese: “Se Microsoft si sta indirizzando verso il business dell’hardware, cosa dovremmo fare? Dovremmo ancora fare affidamento su Microsoft o trovare delle alternative?“.

In ogni caso per una multinazionale come Acer potrebbe risultare difficile un cambio nella tipologia di software impiegato, anche perché grazie al Windows 8 l’azienda punta a rilanciare la vendita dei portatili e dei PC. È una fasce cruciale questa per l’azienda di Taiwan, che ha chiuso quest’anno il bilancio con una crescita dell’utile dallo zero al 5%; ma che si aspetta di tornare alla crescita a due cifre entro la fine del 2013 in linea con l’attuale trend.

Il CEO J. T. Wang ha lanciato nelle sue dichiarazioni un ultimo commento: “La tastiera è ancora una necessità, ma il touch sta diventando una caratteristica necessaria per la moda. Windows combina il touch con la tastiera. Se non si dispone di un touch si è antichi – ma rivolgendosi alla Microsoft e al suo Surface, ha aggiunto – non è qualcosa che siete bravi a fare, quindi per favore pensateci due volte“.

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