Bucolic broadband

Dal Regno Unito arrivano nuovi spunti per affrontare uno dei capitoli più complessi per la realizzazione dell’Agenda Digitale europea, vale a dire la costruzione delle reti di comunicazione di nuova generazione ad altissima velocità. Come noto, il problema maggiore è quello di garantire anche alle località più remote la possibilità di accedere ai nuovi servizi di connettività con prestazioni di download superiori ai 100 Mbps.

Tra le esperienze più originali, citate anche dal Commissario europeo Kroes, vale la pena di visitare Appleton & Eaton , ridente località nello Oxfordshire, che segue il caso di Hambleton, la cittadina “il cui pub vanta una velocità di download superiore (63Mbps) a quella media giapponese secondo la BBC…

Servizi. Come annuncia il sito dell’operatore Gigaclear, da fine agosto “superfast broadband is coming” e i 1.000 (proprio mille…) abitanti della piccola comunità potranno beneficiare di servizi in fibra ottica. La proposizione è semplice. Attraverso un servizi simmetrici a banda ultra larga (fino a 1 Gbps, con taglio minimo da 10 Mbps) sarà possibile accedere a vari servizi e applicazioni “Over the Top”. Ebbene sì, una santa alleanza – non scritta – tra un operatore infrastrutturale e i nuovi attori della rete. Per la telefonia si farà riferimento a soluzioni come Voipfone, Vonage, Skype, Google Talk, mentre per i servizi di intrattenimento a LoveFilm, iPlayer, Blinkbox, Netflix, Roku. Il tutto per la modica cifra di un canone mensile variabile da 37 a 100 sterline, oltre alle 85 sterline di installazione.

Ricetta Fill&Build. Il modello è semplice. Valutati i costi infrastrutturali necessari e fissato il livello di prezzo della connettività, viene chiesto alla comunità locale di aderire preventivamente in misura del 30% (120 pre contratti nella fattispecie). Nel processo vengono inoltre previste una serie di agevolazioni per la realizzazione delle opere infrastrutturali, al fine di minimizzare le opere civili.

Replicabilità. Si tratta dell’uovo di Colombo? Come è facile intuire non è così semplice. Il caso citato beneficia innanzitutto del fatto che si tratta di un’area non troppo distante dalle grandi dorsali in fibra ottica, che le condizioni socio-demografiche sono relativamente favorevoli e, lst but not least, che effettivamente si accetti un aumento sostanziale del canone per la linea di telecomunicazioni, anche se a fronte di costi cessanti per la linea attuale e la prospettiva di accedere a servizi a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle precedenti (a cominciare dai servizi voce).

Difficile ipotizzare una reale diffusione di questo modello, ma sono esperienze che aiutano sicuramente a chiarire le condizioni per l’effettiva estensione della rete di nuova generazione. Non a caso anche in Italia, un modello con una struttura non molto dissimile verrà sperimentato in Lombardia per le aree industriali (si parte da Concorezzo).

Creatività al potere.

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