OpenLinks #6: India, Tunisia, Nuova Zelanda e l’importanza di un “Parlamento aperto”

Anche questa settimana noi di TheNextGov ci siamo messi in moto alla ricerca delle idee e delle iniziative più interessanti in materia di Open Government e Open Data.

Questi i link che abbiamo scelto:

  1. L’India lancia il proprio portale Open Data. Anche l’India ha reso disponibile, anche se ancora in versione beta, il proprio portale Open Data in cui confluiranno i datasets di tutti i Ministeri e Dipartimenti. È interessante notare come il sito indiano sia – di fatto – realizzato grazie alla Open Government Platform (OGPL) sviluppata attraverso la collaborazione con il governo USA e che sarà ufficialmente presentata solo a fine anno. Il primo impatto è decisamente positivo.
  2. Accesso all’informazione legislativa. Sunlight Foundation ha realizzato e pubblicato sul proprio blog un’interessante documento contenente raccomandazioni per potenziare l’accesso del pubblico all’informazione legislativa. Questo lavoro è il frutto di un impegno pluriennale ed ha come obiettivo quello di migliorare il modo in cui il Congresso americano fornisce le informazioni al pubblico. Ma molte delle raccomandazioni possono essere utili a tutte le latitudini, compresa la nostra.
  3. Tunisia: dopo la rivoluzione si riparte con gli Open Data. Finito il tempo della dittatura, la Tunisia vuole ripartire attraverso un percorso di trasparenza, apertura e di totale coinvolgimento dei cittadini. Con questi intenti nasce il portale Marsad che si pone come obiettivo quello di accrescere la conoscenza politica dei cittadini, creando una cultura della partecipazione. I Paesi che non hanno lunghe tradizioni democratiche riusciranno a tagliare il traguardo dell’Open Gov prima degli altri?
  4. 4.  Nuova Zelanda: pubblicato il Web Toolkit per le amministrazioni. Al fine di offrire un servizio di qualità e consentire un migliore scambio di informazioni, il governo neozelandese ha deciso di pubblicare on line il proprio Web Toolkit.Grazie a questo, i dati saranno consultabili con maggiore facilità ed i cittadini avranno a disposizione ancora più strumenti per poter partecipare. La scelta non è quella di un documento statico, ma di un sito dinamico e facilmente aggiornabile. Bella idea!

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