TV sempre più social: il 69% degli Italiani la guarda e socializza

Lo studio annuale dell’Ericsson ConsumerLab –  TV & Video Consumer Trend Report 2012 (qui scaricate il pdf) ci dice che il 69% dei telespettatori italiani (vedi nota) usa i Social almeno una volta alla settimana mentre guarda la TV (+18% vs. 2011): più accentuato questo uso nelle donne (66%) rispetto agli uomini (58%). E ci dice anche che in Italia il fenomeno è più accentuato che in altri paesi.

Ovviamente in tutto questo giocano un ruolo importante i dispositivi mobili (la maggior parte usa, in queste situazioni di “socializzazione della TV”, tablet, smartphone, portatili…) – anche perché la TV in mobilità  sta crescendo… assolvendo ad una domanda di palinsesto personalizzato e di decisione, di on-demand sui contenuti che si fa sempre più evidente nel pubblico.

E adesso, che facciamo?

Detto che non è vero (lo dico sempre 😉 che la TV è morta e che la gente guarda tantissima TV (inclusi i digital natives, i connected etc etc) e ne guarderà di più, va detto che la TV sta cambiando molto.

Basta pensare al fatto che il 30% degli spettatori usa i social per parlare di ciò che sta guardando – quindi socializza non perché il programma è noioso, ma perché è in qualche modo interessante. Con ovvie implicazioni dal punto di vista marketing e comunicazione.

Non solo sul fronte della pubblicità e advertising anzi, proprio su come saranno sempre più pensati i programmi, i format, le loro fruizioni. Che poi, alla fine, il tutto si distilla in una questione di audience e quindi di fatturati pubblicitari. Siamo sempre lì: e in questi tempi in cui le revenue pubblicitarie tendenzialmente non brillano, si tratta di un fronte di innovazione da guardare con grande attenzione.

Una complicazione di cui si faceva volentieri a meno?

Grande opportunità ma anche grande complessità per i comunicatori e gli uomini d’azienda – indaffaratissimi e per cui spesso il desiderio spesso è avere qualcosa di semplice da comprare, piuttosto che scenari complicati da affrontare, e progetti da costruire con cura, impegno e strategia…e questo è anche un altro trend epocale: passare da un mondo dove si compravano prodotti pubblicitari “pacchettizzati”, dove lo sforzo era tirare il prezzo il più possibile, ad affrontare temi di innovazione e invenzione, di creazione e di sperimentazione.

Continuano dunque a essere di attualità le riflessioni sul futuro della pubblicità… fino ad arrivare al concetto di pubblicità personalizzata; non fosse che forse tutto questo ambaradan è un tema molto, forse troppo complesso, che richiede grandi sforzi e tanto tempo, a operatori del settore (lato cliente e lato agenzia) che di tempo e soldi ne hanno sempre meno. Brutta situazione…

Da leggere anche: Social TV: 350 milioni di commenti in 6 mesi, +171% negli ultimi 3

Nota: il dato forse è da interpretare. Non sono molto bravo con i numeri però ci provo: la popolazione italiana che accede alla TV è la quasi totalità, diciamo un 98% per stare “safe” – quindi diciamo 59.6 milioni di telespettatori. Se il 69% di questi accede ai Social mentre guarda la TV, questo vuol dire 41.1 milioni di utenti TV+Social. Considerando che Facebook (principale Social Media in Italia) ha attorno ai 22 milioni di utenti, i conti non tornano mica tanto… Anche perché, secondo Audiweb, nel giorno medio trovo online 13.3 milioni di italiani , meno del 22% della popolazione.

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1 COMMENT

  1. Aggiornamento: in effetti il numero non è (come sottolineato) il numero degli Italiani in generale :-).

    L’ufficio stampa Ericsson cortesemente precisa che:

    ” Il 69% a cui fai riferimento infatti è sì la percentuale di Italiani che utilizza i Social Network durante la fruizione di contenuti TV, ma si tratta degli Italiani che hanno accesso a una connessione a banda larga, non il totale della popolazione.”

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