Sony: riduce le perdite, nonostante la domanda debole

Sony sembra sia riuscito, almeno parzialmente, a riportare i conti in ordine. La società giapponese, nonostante riporti perdite anche nell’ultimo trimestre, ha migliorato i propri risultati rispetto al recente passato. L’anno scorso le perdite annuali complessive erano risultate, infatti, pari addirittura a 5.6 miliardi di dollari.

Il colosso dell’elettronica chiude questo trimestre con perdite finanziarie nette per $198 milioni (15.5 miliardi di yen, migliorando i risultati ottenuti sia durante il precedente deludente trimestre (perdite per $312 milioni) si nello stesso periodo dell’anno passato (-$350 milioni).

Se si considerano poi i profitti operativi prima della tassazione, la compagnia registra addirittura un cambiamento di segno in positivo e un piccolo profitto operativo (30.3 miliardi di yen, $388 milioni), che mostrano in maniera più evidente il cambiamento rispetto allo steso periodo del 2011 quando il trimestre si era chiuso con perdite operative per 1.64 miliardi di yen (circa 20 milioni di dollari). I profitti operativi sono, inoltre, molto vicini alle stime degli analisti che si aspettavano circa 33.8 miliardi di yen (Thomson Reuters I/B/E/S).

Il leggero miglioramento dei risultati arriva nonostante vendite fiacche registrate per diversi dei più importanti business della multinazionale e problemi nel mercato cinese, dovuti principalmente al forte sentimento anti-giapponese e alla debolezza dell’economia del paese, che dovrebbero costare alla società circa 375 milioni di dollari (per l’anno fiscale che si conclude a Marzo). Il miglioramento è dovuto, però, soprattutto alla cessione degli asset della multinazionale nel settore chimico, ceduti per 58 miliardi di yen alla Development Bank of Japan. Cessione a cui dovrebbero seguirne altre e che ha compensato parzialmente la domanda debole per i televisori e gli altri device elettronici prodotti.

Sony nel trimestre ha fatturato complessivamente $20.5 miliardi (1604.7 miliardi di yen), ma nessuno dei core business individuati dal nuovo CEO Kazuo Hirai ha registrato performance molto positive. La divisione dedicata ai video game ha registrato una diminuzione delle vendite del 15.8%, dovuta ad una diminuzione della domanda sia per l’hardware che per il software. La compagnia è, così, costretta a tagliare le previsioni annuali di vendita per PSP e Vita da 12 a 10 milioni; mentre mantiene inalterate quelle per la PlayStation (16 milioni).

La performance della divisione di imaging risulta molto simile con un calo del -16.7%, principalmente dovuto ad una diminuzione della domanda di fotocamere compatte, device di fascia bassa che subiscono la concorrenza degli smartphone. Sony taglia di conseguenza le previsioni di vendita per questa tipologia di dispositivi (da 18 milioni a 16).

Trend parecchio differente per la divisione ‘Mobile Products and Communications’, con vendite più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+112.1%). Nonostante ciò, la divisione chiude con perdite per $23.1 milioni e Sony chiarisce che l’incremento delle vendite è dovuto principalmente all’acquisizione, effettuata a Febbraio, delle quote in Sony Ericsson e non ad un forte incremento della domanda.

Performance negativa, al contrario, per la divisione ‘Home Entertainment and Sound’, con un ulteriore calo delle vendite del 25%, che costringe la società ad abbassare ulteriormente le previsioni di vendita per i televisori (14.5 milioni). Sony conferma, al contrario, le precedenti stime per la fine dell’anno fiscale (Marzo), aspettandosi  profitti per 130 miliardi di yen ($1.63 billion). Le stime, però, erano già state abbassate ad Agosto dai 180 miliardi di yen precedentemente previsti.

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