Le elezioni USA tra video digitali, social media e mobile

Le elezioni presidenziali americane sono tipicamente uno degli eventi politici maggiormente importanti per osservare l’evoluzione della comunicazione politica. Se la prima campagna di Obama aveva certificato l’importanza della rete, la secondo chiarisce l’impossibilità di farne ormai a meno e certifica la crescente centralità di video digitali, social media e mobile. Una ricerca del Pew Internet and American Life Project offre numerosi informazioni a riguardo.

Particolarmente impressionante è la diffusione dei video online come mezzo di informazione elettorale. La maggioranza (55%) degli elettori statunitensi hanno visualizzato video digitali di diversa natura durante la campagna.

Tra i video che hanno riscosso un buon successo c’è da sottolineare il continuo appeal di parodie e video umoristici sull’elettorato e quello degli eventi elettorali sia in diretta che registrati. Sommando le registrazioni e le dirette, infatti, i video online sui discorsi dei candidati, i dibattiti e le conferenze stampa otterrebbero una penetrazione nell’elettorato del 68%, ma devono essere considerate possibili sovrapposizioni tra l’utenza delle registrazioni e l’audience della diretta. In ogni caso, lo straordinario risultato illumina il desiderio degli elettori di ricevere notizie maggiormente dirette e complete-lunghe, sentir parlare il candidato; ovvero una parziale disintermediazione rispetto alla mediazione giornalistica. Parziale perché almeno per quanto riguarda dibattiti e conferenze stampa la presenza dei giornalisti riveste un ruolo centrale, semplicemente si perde il montaggio-commento giornalistico. D’altra parte i contenuti video di maggior successo sono proprio le tradizionali notizie politico-elettorali televisive, semplicemente fruite attraverso il nuovo canale digitale.

L’advertising politico, molto speso vituperato, riscuote a sua volta un notevole successo, probabilmente soddisfacendo il desiderio di informazioni rapide, monitoraggio della situazione e, in parte, di ‘gossip’ politico. I video monotematici rispondo probabilmente a interessi specifici e, a loro volta, al bisogno di informazioni rapide.

Il successo dei video digitali risulta, inoltre, particolarmente legato all’utilizzo dei social media. Il 52% degli elettori (62% elettori che utilizzano internet) dichiara, infatti, di aver ricevuto raccomandazioni di video e tra questi una buona parte le ha ricevute online ed, in particolare tramite social network (40% elettori che utilizzano internet). Forte anche il consiglio di video digitali offline (36% elettori che utilizzano internet) e tramite più tradizionali email o SMS (32% elettori che utilizzano internet).

Il 19% dell’elettorato risulta essere, infatti, particolarmente attivo da questo punto di vista ed aver condiviso video nelle piattaforme sociali, anche se la creazione di video contenuti risulta ancora bassa, soltanto l’1% dell’elettorato lo ha fatto.

L’impatto dei social media naturalmente non si è limitato alla visione di video online. Le piattaforme sociali si sono dimostrate particolarmente centrali nell’incoraggiare altre persone a votare in generale o per uno specifico candidato; e per comunicare le proprie preferenze. Il 22% degli elettori ha, infatti, comunicato tramite social media come avevano votato; mentre il 30% ha cercato di convincere amici e parenti a votare per il proprio candidato preferito e il 20% a votare in generale.

Tutte queste tipologie di attività ovviamente non passano soltanto attraverso i social media, ma le piattaforme social stanno conquistando spazi importanti soprattutto tra le fasce d’età più giovani.

I device mobili sono stati altrettanto utilizzati per seguire la campagna elettorale. Il 27% dell’elettorato che possiede un cellulare (88% dell’elettorato complessivo) lo ha, difatti, utilizzato per tenersi aggiornato sulle elezioni e le tematiche principali. Con una quota significativa che oltre ad utilizzarlo come mezzo d’informazione, ha utilizzato i device per discutere di politica. Il 19% degli lettori che posseggono un cellulare ha, infatti, inviato messaggi di testo sulla campagna (la ricerca non scompone le conversazioni telefoniche e l’invio di email tra fisso e mobile). Gli SMS inviati direttamente dai candidati o gruppi politici  risultano meno diffusi, solo il 5% ha scelto di riceverli; mentre un’analoga fetta di elettori dichiara di aver ricevuto messaggi indesiderati.

L’utilizzo dei device mobile si fa più complesso e social tra gli lettori che posseggono uno smartphone (48% di elettori che possiedono un cellulare). Il 45% di questa fetta di elettorato ha usato il device mobile per leggere i commenti di altre persone nei social media. Più ridotta, ma significativa, la percentuale di chi ha commentato a sua volta (18%). Il 35% degli elettori con smartphone hanno poi utilizzato il device per controllare se rumor o notizie appena ricevute sulla campagna erano vere.

Al momento, come nel caso degli SMS, gli smartphone vengono utilizzati poco anche per entrare in contato con candidati e gruppi politici tramite app mobili dedicate. Solo l’8%, tra il 45% di elettori (con cellulare) che utilizza app in generale, ha, infatti, utilizzato app dei candidati o di gruppi politici.

L’importanza del mobile per le campagne elettorali, soprattutto se si guarda al futuro, sta tutta, però, in un singolo dato. Durante l’ultima campagna elettorale presidenziale, il 10% delle donazioni è arrivata via SMS o app mobile. Percentuale non ancora elevatissima, ma che fa presagire un trend futuro importante, soprattutto se si considera che era la prima volta che questo tipo di donazioni erano permesso e l’impatto decisivo delle donazioni digitali in generale.

Il 13% di elettori che ha effettuato donazioni continua a preferire modalità più tradizionali come donazione di persona, o tramite telefono o posta cartacea (67%), ma la meta (50%) dei donatori ha scelto anche di donare via email o online. Sommando donazioni mobili  e online in generale si ha una percentuale del 60% delle donazioni che ha utilizzato canali digitali. (Somma maggiore di 100% perché gli elettori possono aver donato tramite più canali)

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