Secondo una recente ricerca di Abi Research le applicazioni per tablet genereranno 8,8 miliardi dollari di fatturato nel 2013, rispetto ai 16,4 miliardi di dollari previsti per le app realizzate su smartphone. Dei complessivi 25 miliardi, il 65% verrà dall’ ecosistema Apple iOS, il 27% da Android di Google, e il restante 8% da altre piattaforme mobili.
Come parte di una forte tendenza, le applicazioni per tablet faranno costantemente aumentare la loro quota di mercato nei prossimi anni, in misura tale che, nel 2017, corrisponderanno ai ricavi provenienti delle applicazioni per smartphone e addirittura li supereranno nel 2018, quando i ricavi combinati raggiungeranno la cifra di 92 miliardi dollari.
“La dinamica è molto semplice“, afferma l’analista senior Aapo Markkanen. “Lo schermo più ampio consente di guardare e fruire meglio le applicazioni e i loro contenuti, quindi non ci sono opportunità più redditizie di questa. Si potrebbe pensare che la larga diffusone di smartphone potrebbe compensare la disparità, ma questo concetto non tiene in considerazione l’arrivo dei tablet a basso costo, che hanno da poco cominciato a diffondersi. Gli smartphone non hanno fatto altro che aprire la strada a questi nuovi dispositivi low-cost e alla fine crediamo che saranno proprio i tablet ad avere un posto di rilievo nel mercato delle app”.
Uno degli elementi che contribuisce al fascino dei tablet è la capacità di arrivare ad un pubblico di consumatori fino ad ora sottostimati dal mercato. A questo proposito Markkanen commenta: “Il più grande affare per i tablet sarebbe quello di riuscire a raggiungere quel segmento di mercato che racchiude i più piccoli e gli anziani. L’opportunità di business associata a questo tipo di target è innegabile, ma allo stesso tempo può anche produrre vantaggi sociali molto importanti”.
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