In corso il più grande attacco hacker del mondo?

In questi giorni molti notiziari, in particolar modo quelli britannici, hanno dichiarato che Internet starebbe subendo uno dei più grandi e massicci attacchi hacker della storia. Secondo quanto riportato dalla BBC la rete globale sta rallentando a causa del più grande attacco della storia” o, come afferma l’Indipendent i servizi Internet di tutto il mondo sono stati distrutti e milioni di utenti non hanno più accesso a servizi come Netflix”.

Il tutto sarebbe causato, come fa sapere  Spamhaus, l’organizzazione no profit che si occupa di sicurezza informatica con base a Londra e Ginevra,  da un gruppo di hacker appartenenti a Cyberbunker, una società olandese di hosting. Spamhaus, il cui obiettivo è quello di aiutare i provider a filtrare spam e contenuti indesiderati, ha di recente inserito Cyberbunker nella sua lista nera, che include server usati per scopi non proprio chiari. Cyberbunker, da parte sua, critica la decisione e afferma di ospitare qualsiasi servizio, eccetto quelli “pedopornografici e legati al terrorismo”. Da questo braccio di ferro pare siano partiti gli attacchi: i server di Spamhaus sono stati inondati con centinaia di Distributed denial of service, cioè risposte a richieste false inviate dal sito che si vuole mettere in condizione di non operare.

Parlando con la BBC questa settimana, Steve Linford, direttore generale di Spamhaus, ha rilevato che gli attacchi che si stanno verificando hanno una portata mai vista prima. “Siamo sotto attacco hacker da più di una settimana. Ma siamo ottimisti, non sono stati ancora in grado di abbatterci. I nostri tecnici stanno facendo un lavoro immenso per mantenerci su, ma questo tipo di attacco avrebbe abbattuto qualsiasi altra cosa. Se questo fosse sucesso a Downing Street sarebbero andati giù immediatamente”.

Non tutti sembrano essere, però, d’accordo con l’allarmismo venutosi a creare. Secondo un rapporto di Internet Traffic Report, tutto sembra essere più o meno nella norma. Il tempo di risposta della rete è stato piuttosto costante negli ultimi 30 giorni, senza alcun tuffo visibile la scorsa settimana, e la perdita di pacchetti a livello mondiale è rimasta stabile e quasi pari a zero. Come riporta Venurebeat, “il traffico di Internet non sembra poi tanto distrutto…”

http://venturebeat.files.wordpress.com/2013/03/internet-traffic-report.jpg

Dal rapporto si evince anche come negli Stati Uniti, facendo un check della  rete, tutto sembra andare bene con meno di 90 secondi di latenza dei tempi di risposta su tutta la linea.

Screen Shot 2013-03-27 at 9.46.37 AM

Osservando, però, il monitoraggio web globale e in tempo reale di Akamai si capisce meglio quale sia davvero il problema: la congestione della rete c’è ma pare sia soltanto in due aree generali. Il Regno Unito e la Germania/Paesi Bassi, dove si sta realmente combattendo la battaglia tra Spamhaus e Cyberbunker. Sembra che l’intasamento della rete che si osserva dall’immagine in basso, sia causato dal’’invio, da parte di Cyberbunker, di oltre 300GB di materiale al secondo. Questo è davvero il più grande attacco mai riscontrato, ma relativo solo ad una determinata zona e non di tutto il mondo.

Screen Shot 2013-03-27 at 9.49.47 AM

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