Datagate, Schmidt: “necessario equilibrio tra sicurezza e privacy”

Non si placa l’ira delle grandi del web dopo la diffusione della notizia che la National Security Agency americana avrebbe “spiato” anche i loro data center, oltre che le comunicazioni dei potenti della terra. Stavolta è il turno di Eric Schmidt, presidente esecutivo di Google, che durante un’intervista al WSJ che ha descritto tale atto come “scandaloso” e potenzialmente illegale qualora venisse provato. “E ‘davvero scandaloso che la National Security Agency abbia guardato nel data center di Google, se ciò fosse  vero. Le azioni che la Nsa e’ stata pronta a compiere, a dispetto del buon senso e violando potenzialmente la privacy degli utenti, sono poco trasparenti”.

In risposta alle recenti polemiche la NSA ha rilasciato una nota in cui si legge che l’organismo “svolge tutte le sue attività in conformità con le leggi, i regolamenti e le politiche e affermazioni contrarie fanno un grave disservizio alla nazione, ai suoi alleati e partner, e agli uomini e le donne che compongono la National Security Agency“.

Durante l’intervista Schmidt ha detto che il giusto equilibrio tra sicurezza e privacy inizia con la ricerca di un adeguato livello di vigilanza. Stando alle affermazioni di Schmidt la NSA avrebbe raccolto i tabulati telefonici di 320 milioni di persone per identificarne circa 300 ed ha definito queste azioni come “cattiva politica … e forse illegale”. “Ci sono chiaramente casi in cui esistono persone cattive,” – ha detto Schmidt – “ma non c’è bisogno di violare la privacy di ogni singolo cittadino d’America per trovarli“.

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