Kroes: l’Europa ha bisogno della protezione dei dati, non del loro protezionismo

Sostengo la protezione dei dati e non il loro protezionismo“. E’ questa la sintesi dell’intervento tenuto da Neelie Kroes, Commissario Ue per l’Agenda Digitale, nel corso del World Economic Forum. Secondo la Kroes la nuova generazione di innovazione nei più vasti settori del manifatturiero, della salute, della ricerca accademica ma anche dei servizi pubblici, sarà resa possibile proprio dalla forte disponibilità di dati in nostro possesso, e dal modo con cui “sapremo sfruttare e apprendere” da essi.  E’ comprensibile che le persone e le istituzioni temano un utilizzo improprio dei dati anche a causa dei recenti fatti di spionaggio e sorveglianza di cui si è tanto parlato in questi mesi.

Ma la Kroes invita ad avere un approccio propositivo ai big data anche e soprattutto per combattere tali timori, e vederli  come un’opportunità per rendere più facile la nostra vita e far crescere le nostre economie: “Non si combatte l’inaccettabile sorveglianza gridando o tramite un’agenzia di vigilanza europea. La si combatte finanziando la ricerca di sistemi sicuri (come l’Unione europea sta facendo con il suo programma Horizon 2020), supportando nuovi standard e contratti trasparenti per i servizi dati, insegnando alla gente che nel mondo online i servizi si pagano egualmente con dati o con denaro, e mettendo in atto i requisiti legali per le imprese e i governi affinchè prendano sul serio i rischi che derivano dalla mancanza di sicurezza informatica”. 

L’Europa e il mondo, conclude la Kroes, hanno bisogno di regole chiare sul cloud computing, di cultura dei dati aperti e del libero accesso ai dati scientifici e dell’impegno comune per la sicurezza informatica basato sulla  maggiore cooperazione tra i paesi e le imprese

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