Banda larga, Letta: “elemento centrale per competitività del Paese, governo seguirà gli sviluppi”

Proprio nei giorni caldi della polemica sulla Web tax e del moltiplicarsi di iniziative sul tema internet e diritti, il presidente del Consiglio, Enrico Letta ha incontrato  il team di esperti che, su sua richiesta, sta analizzando i piani di investimento nella rete in banda larga e ultra larga dei principali gestori di telecomunicazioni operanti in Italia. Il team di esperti, coordinati dal commissario per l’attuazione dell’Agenda digitale nonchè Digital Champion, Francesco Caio, è formato da Gerard Pogorel e Scott Marcus e coadiuvato da due professionisti italiani del settore, il prof. Vittorio Trecordi e l’ing. Valerio Zingarelli, membri del comitato scientifico della Fondazione Bordoni. Il team ha il compito di valutare se e in che misura i piani dei gestori siano coerenti con gli obiettivi di copertura indicati dall’Agenda digitale dell’Unione europea per il 2020.

“Lo sviluppo di una infrastruttura di rete a banda larga ubiqua e in grado di soddisfare la crescente domanda di connettività è elemento centrale della competitività del Paese e il governo è determinato a seguirne gli sviluppi con crescente attenzione”, ha affermato il presidente Letta. “Dal lavoro che il team ha fatto finora emergono già le basi per una più metodica e strutturata azione di vigilanza e di stimolo che il governo potrà avviare nei prossimi mesi”, ha aggiunto Letta, secondo il quale “i piani passati in rassegna fanno prevedere un miglioramento della banda disponibile nelle grandi città, ma lasciano ancora da esplorare le tematiche legate alla evoluzione della banda ultra larga e della diffusione geografica delle reti di nuova generazione. Su questi aspetti – ha concluso il presidente del Consiglio – il team lavorerà nelle prossime settimane”.

Nel confermare l’importanza della rete a banda larga, Letta ha anche affermato che “il governo utilizzerà tutti i mezzi disponibili per assicurare la tempestiva attuazione dei piani di sviluppo annunciati”. La conclusione dei lavori è prevista per la seconda metà di gennaio.

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