Privacy: confermata assoluzione dei manager Google per video disabile

Nessuna responsabilità dei manager della piattaforma italiana di Google per un video, lasciato indisturbato in rete per due mesi, nel quale si vedeva un ragazzo minorenne e disabile deriso e oggetto di violenze da parte dei suoi compagni di scuola.

A questa conclusione è giunta la Terza sezione penale della Cassazione che ha deciso di confermare l’assoluzione di tre top manager di Google responsabili per l’Italia, David Drummond, ex presidente del cda di Google Italia, George De Los Reyes, ex membro del cda di Google Italia e Peter Fleischer, responsabile delle strategie della privacy per l’Europa di Google, in carica nel 2006 quando il video che destò tante proteste andò in rete. La Suprema Corte, infatti, ha respinto il ricorso contro il proscioglimento presentato dalla Procura di Milano che non ha condiviso l’assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste” pronunciata dalla Corte d’Appello di Milano. L’accusa, per tutti e tre gli imputati, era quella di violazione delle norme sulla privacy del 2003. In primo grado, il Tribunale li aveva condannati a sei mesi di reclusione con la condizionale, il 24 febbraio del 2010.

Tra un mese circa saranno rese note le motivazioni del verdetto della Suprema Corte e si saprà meglio quali sono gli ambiti di responsabilità, o meno, dei motori di ricerca per i contenuti che offrono. Difficilmente il processo d’appello bis sarebbe arrivato a conclusione: la prescrizione sarebbe comunque intervenuta il prossimo 8 marzo.

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