Tempi duri per Pinterest. Il famoso social network dei “pin”, diventato in breve tempo uno dei social più amati e apprezzati dall’utenza di mezzo mondo, potrebbe essere costretta a cambiare nome. Almeno se vuole continuare a esercitare sul mercato europeo.
Tutta “colpa” di una sentenza dell’European Trademark Office che ha stabilito che il colosso o cambia cambia nome o paga i diritti di licenza alla startup inglese Premium Interest, un aggregatore di notizie fondato da Alex Hearn che nel 2012 ha registrato il marchio Pinterest. In realtà il social americano era già attivo nel 2012 quando Premium Interest ha ottenuto la registrazione del nome, ma non in Europa, ed è per questo che il marchio risultava “libero”. Peraltro il fatto che all’epoca dei fatti Pinterest fosse ben conosciuto negli Stati Uniti non ha nessuna rilevanza per la legge europea.
Pinterest ovviamente non ci sta e annuncia ricorsi, a messo che non compia ancora quelle sviste e leggerezze burocratiche che già l’hanno messa in difficoltà una volta con le autorità europee. Ora non le resta che dimostrare la correttezza della propria posizione e dimostrare che il social un’entità già molto nota anche in Europa prima che arrivasse Premium Interest a depositarne il marchio.
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