AgCom, Cardani: sul regolamento copyright il “Parlamento è sovrano”

Il tema copyright è stato al centro di un convegno, promosso da Confindustria Radio Tv, in cui i maggiori player del settore si sono confrontati a lungo su rischi, opportunità e tutele in materia.

Rodolfo De Laurentiis, Presidente di Confindustria Radio Tv, ha espresso il suo apprezzamento nei confronti del regolamento sul copyright varato recentemente dall’AgCom “in Italia il tasso di pirateria è del 48% contro una media europea del 33% ed una mondiale del 45%. In Italia uno studente su tre pensa che la pirateria non provochi alcun danno”. De Laurentiis ha anche ricordato che “con i nuovi terminali mobili c’è stata un’impennata dello streaming. Il 37% degli utenti fa streaming illegale“. Il presidente di Confindustria Radio Tv ha ricordato, inoltre, che molta dell’offerta illegale transita attraverso i risultati dei motori di ricerca, un mercato nel quale Google detiene una quota superiore all’80%. “Nonostante le concessione – ha aggiunto – non possiamo dire che sia stato fatto abbastanza per eliminare i file pirata dalle indicizzazioni“. “La tutela del copyright – ha detto ancora – è una missione di interesse generale. Il regolamento dell’Agcom va nella giusta direzione e opera nel rispetto delle libertà. Non sono d’accordo con le mistificazioni secondo cui la tutela del copyright finisca con il limitare la libertà”.

Gli fa eco il Presidente dell’AgCom Angelo Cardani che durante il convegno ha auspicato che “l’industria ci segua nel nostro lavoro in difesa del copyright, accorciando ad esempio le finestre di distribuzione dei film e comprimendo così una delle giustificazioni di chi fa uso di contenuti illegalmente“. “Il regolamento sul copyright varato dall’Autorità persegue cinque principi, tra cui “la necessità di educare alla legalità e promuovere un’offerta legale a condizioni accettabili. Il 2013, grazie a queste offerte – ha proseguito – è stato il primo anno dopo un lungo periodo di crescita della vendita di musica“. Cardani ha ricordato che “il regolamento è una sintesi tra gli interessi in gioco ed è uno strumento per contribuire allo sviluppo della legalità con un intervento amministrativo rapido, ma allo stesso tempo garantista, perché conserva il ricorso alla giurisdizione ordinaria“. “Il Parlamento non ha bisogno che l’Agcom si faccia da parte per legiferare – ha proseguito -. Il Parlamento è sovrano. Varando il regolamento sul copyright, non abbiamo compromesso la possibilità del Parlamento di svolgere la sua azione legislativa. La giovane età di alcuni parlamentari che ci hanno mosso critiche forse li esime da conoscenze costituzionali, ma mi aspettavo di più”. 

Una dichiarazione forte che risponde parzialmente anche alle perplessità espresse dal presidente dell’Autorità Antitrust, Giovanni Pitruzzella secondo cui l‘azione del comitato per la tutela delle opere digitali previsto dal regolamento sul copyright varato dalla AgCom potrebbe nascondere rischi per la concorrenza. “Non significa che la norma non ci piaccia, ma è da vedere come si articolerà – ha spiegato Pitruzzella -. Il rischio è che gli accordi vengano fatti con un grado di dettaglio tale da prevedere offerte rigide che non tutelano la concorrenza. Siamo comunque sicuri che l’Agcom eviterà questo pericolo”.

E dubbi arrivano anche da Anna Maria Tarantola, Presidente della RAI, la quale pur esprimendo soddisfazione per l’iniziativa AgCom, “Non possiamo nascondere però alcune preoccupazioni – ha proseguito -. La previsione nel regolamento della possibilità di attivare un procedimento nei confronti dei fornitori di contenuti come la Rai ci sembra poco in linea con l’intento dell’Agcom di combattere la pirateria. Le modalità di acquisto dei contenuti che ha la Rai impedisce la possibilità di violazioni volontarie del copyright”. 

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