Pa: dematerializzare archivi ospedalieri migliora prestazioni e servizi

L’healthcare e più in generale la scienza medica, sono i settori che stanno assistendo a una forte sperimentazione delle tecnologie applicate al lavoro quotidiano. E’ di pochi giorni fa la notizia che l’ospedale Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston,  ha adottato temporaneamente i Google Glass riscontrando notevoli vantaggi nella fase di reperimento delle informazioni sui pazienti, soprattutto grazie all’accesso immediato a database interni i cui dati erano visualizzati successivamente anche sugli occhiali intelligenti. Quella appena descritta è solo una delle molte declinazioni delle tecnologie applicate al lavoro in corsia, che tira in ballo direttamente l’informatizzazione degli archivi ospedalieri. La digitalizzazione delle cartelle cliniche, infatti, è una delle tappe fondamentali del processo di dematerializzazione obbligatorio per la Pubblica Amministrazione, ed è estremamente vantaggioso per le aziende ospedaliere di qualsiasi dimensione oltre che per tutti gli studi medici e cliniche private e, soprattutto, per i pazienti.

In quest’ottica si inserisce il progetto rinnovo tecnologico dell’infrastruttura informatica dell’Azienda Ospedaliera di Desio e Vimercate che ha portato alla completa dematerializzazione dei documenti clinici e alla digitalizzazione di tutti i referti, le immagini radiologiche e l’intera cartella clinica del paziente realizzato da Giovanni Delgrossi, Direttore Sistemi Informativi con la collaborazione di VEM sistemi e NetApp.

L’ambito medico ospedaliero ha necessità di essere sempre più efficiente e cioò significa garantire un servizio di qualità agli utenti che sono in primis i nostri pazienti,” ha dichiarato Delgrossi. “Grazie alla razionalizzazione dell’infrastruttura IT, abbiamo potuto migliorare la gestione e la consultazione dei dati e delle informazioni utili al personale con enormi benefici per la prontezza nella somministrazione delle cure, per l’efficienza della struttura in generale, e fornendo agli utenti, ovvero ai pazienti, servizi di qualità.”

Gli fa eco Stefano Bossi, direttore generale di VEM sistemi: “L’efficienza di uno studio medico, ospedale o ASL, si misura, oltre che nella qualità dei servizi, anche nella modalità con la quale questi vengono erogati. In questo progetto la tecnologia ritrova il proprio ruolo strategico nella creazione di valore all’interno delle aziende, non solo in termini di mantenimento dei costi, ma soprattutto di guadagno in produttività, qualità dei servizi offerti ed efficienza.” 

Il progetto, che ha ottenuto anche il premio SMAU 2013 Innovazione ICT.

Facebook Comments

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here