Continua la flessione degli accessi alla rete telefonica fissa. Secondo l’ultimo rapporto Agcom, nel periodo ottobre-dicembre 2013 c’è stato infatti un crollo di 730mila linee su base annua, quasi il doppio rispetto a quanto osservato nei 12 mesi precedenti (-450mila circa). Pertanto, osserva l’Autorità, “la riduzione delle linee fisse disincentiva, come anche indicato nel Rapporto Caio, a investire in reti di nuova generazione”. La quota di Telecom è scesa dell’1,5% su base annuale, mentre Fastweb registra un +1%.
È dunque soprattutto Fastweb ad avvantaggiarsi della flessione di Telecom Italia, scesa al 63,1% dal 64,6% di dicembre 2012. Per Wind, spiega l’Autorità, si osservano invece quote nella sostanza stabili sia su base annua che trimestrale. Tiscali, infine, mostra un leggero aumento su base annua (+0,2%). Per quanto riguarda invece gli accessi diretti alla rete fissa, dato che riguarda solo i nuovi entranti, l’Autorità sottolinea ancora una volta la buona performance di Fastweb (dal 23,6 al 25,2%), ma sopratutto il dinamismo dei servizi Wimax, che hanno raggiunto i 290mila accessi circa, e che ormai si equivalgono a quelli in fibra: Linkem rappresenta il 56% dello specifico segmento, seguita da Aria con il 38% circa. Passando infine alla larga banda retail, il rapporto evidenzia una crescita per circa 220mila accessi su base annua, sottolineando come la quota di mercato di Telecom Italia sia scesa sotto al 50% (49,8%). Ad avvantaggiarsene, ancora una volta, Fastweb.
Il mercato delle linee telefoniche mobili, “negli ultimi due anni, è sostanzialmente saturo“, pertanto i nuovi clienti si conquistano solo “rubandoli” alla concorrenza, come testimoniano i 3,5 milioni di operazioni di portabilità del numero mediamente effettuate ogni trimestre. Prosegue anche il calo delle sim che effettuano solo traffico vocale (-7,5 milioni nel 2013) e che gli Sms scendono a 76,7 miliardi (-20%), a tutto vantaggio delle chat.
Per quanto riguarda le quote di mercato, su base annua quelle di Telecom e Vodafone flettono entrambe dello 0,9% a favore di H3G (+0,2%) e, in misura più consistente, di Wind (+1,7%), che raggiunge il 25% “dimensione naturale per un mercato dove sono presenti 4 imprese”. Il primo operatore nel segmento residenziale è Vodafone con il 31,4%, seguito da Telecom Italia (29,3%) e Wind (28%). Nel segmento affari, invece, “Telecom è largamente leader con oltre il 60%”.
Nello specifico segmento, seguita da Aria con il 38% circa. Passando infine alla larga banda retail, il rapporto evidenzia una crescita per circa 220mila accessi su base annua, sottolineando come la quota di mercato di Telecom Italia sia scesa sotto al 50% (49,8%). Ad avvantaggiarsene, ancora una volta, Fastweb.
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