Privacy: come cambiano gli stili di acquisto dei consumatori?

Quasi i due terzi dei consumatori si preoccupano di non avere abbastanza controllo sulle informazioni che i venditori posseggono sul loro conto. Quest’anno i risultati dell’indagine Green Lights and Bright Red Lines: Relevancy and Privacy Challenges for 2014, promossa da IDC Retail Insights, sono dedicati ad un focus sulla questione della privacy. Lo studio, in particolare, si concentra sull’accesso ai dati personali legati alle scelte di acquisto dei consumatori.

L’analisi individua le opportunità e gli svantaggi per i consumatori riguardanti la raccolta dei dati e offre, inoltre, una panoramica sulle strategie che i venditori potrebbero usare per comprendere meglio gli atteggiamenti degli acquirenti nei confronti della privacy legata agli acquisti.

Secondo l’indagine, il 53% dei consumatori sceglie la privacy rispetto all’utilità delle comunicazioni d’acquisto targetizzate, mentre il 47% sceglie di rinunciare alla propria privacy pur di avere delle informazioni mirate. Il 62% del campione ritiene di non avere avuto una sufficiente privacy nei luoghi in cui faceva la spesa, al contrario del 38% che non si è posto alcun problema al riguardo. Contrariamente all’opinione comune, solo una minoranza di consumatori è disposta a dare l’accesso alle proprie informazioni a vantaggio dei venditori: il 14% infatti è meno attenta alla privacy mentre il 15% non ha un orientamento ben definito.

In altre parole, secondo Greg Girard, Program Director di Merchandise Strategies “i venditori devono imparare a guadagnarsi questo privilegio per poter poi coinvolgere i consumatori sulla base di tali informazioni: attraverso attività sui social network, applicazioni mobili e YouTube“.

Oggi il cliente si trova al centro di un’attività di shopping che arriva da molteplici canali. Le aziende devono lavorare sulle relazioni, su una comunicazione chiara e costante con i consumatori informati per proporre prodotti ed offerte personalizzate. La concessione dell’utilizzo delle informazioni private deve avvenire in cambio di offerte e servizi mirati e, soprattutto, può costituire una buona occasione per le aziende per andare incontro ai gusti dei propri clienti senza per questo violare la loro privacy.

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