IDC: cittadini al centro, ecco la migliore strategia “social” per i governi

Dall’ultima ricerca targata IDC Government Insights arriva un monito per governi ed enti locali: le amministrazioni che vogliono approfittare dei Social Media devono approntare una strategia Social ad ampio raggio, non più concentrata su un singolo canale ma presente in diversi spazi e disponibile ad ascoltare le esigenze delle persone.

Secondo una recente indagine, la Spagna, il Regno Unito e la Francia si stanno distinguendo tra i più grandi paesi dell’Europa occidentale per l’adozione dei social media da parte dei governi centrali e locali.

Questa situazione positiva si conferma anche nei dati riguardanti le percentuali di adesione delle Pa all’uso dei media sociali. Il sondaggio evidenzia, infatti, che il 40% dei dirigenti delle amministrazioni locali e il 30% dei dirigenti dei governi centrali si sono impegnati con il proprio ente di riferimento ad adottare i social media per scopi commerciali.

Ma non mancano luci e ombre. A fronte di questa presenza sui social media manca ancora una visione a 360° delle proprie potenzialità e una strategia di lungo termine per affrontare le sfide future. IDC sottolinea che i governi, invece di creare innumerevoli pagine istituzionali su Facebook o YouTube,  dovrebbero considerare i social media per stimolare la collaborazione interna, l’impegno dei cittadini e il miglioramento dei servizi al fine di definire una chiara strategia digitale utile al miglioramento della qualità della vita e alla riduzione  dei costi di erogazione dei servizi.  In tal senso, si rivela fondamentale integrare le strategie digitali con le strategie sociali per guidare una partecipazione diffusa. I governi dovrebbero studiare modi nuovi per mostrare un maggiore interesse nei confronti delle persone perché sono loro a essere al centro delle attività di un ente e non il contrario.

La ricetta per il miglioramento prevede quindi interventi di lungo periodo e una maggiore attenzione alla centralità delle persone, cittadini e dipendenti degli enti pubblici. “I governi non dovrebbero considerare i social media come un altro canale digitale per ampliare le interazioni one-to -one tra l’istituzione ei suoi componenti“, ha dichiarato Massimiliano Claps, research director IDC EMEA Government Insights. “Dovrebbero invece prendere in considerazione un diverso tipo di canale dove le comunità formate da diversi attori sociali si possano unire per soddisfare i propri bisogni sociali“.

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