Advertising: Twitter compra la startup Namo Media

Ancora tempo di shopping per Twitter che acquista Namo Media, società tech specializzata in native advertising, ovvero una forma di advertising online che assume l’aspetto dei contenuti del sito sul quale è ospitata, con particolare attenzione ai dispositivi mobili. Al momento i termini dell’operazione non sono stati resi noti: fonti vicine ad entrambe le aziende riportate da TechCrunch parlano di una cifra vicina ai 50 milioni di dollari. Problemi tecnici, invece, sono intervenuti il giorno della pubblicazione della notizia. I server sui cui risiede il sito di Namo Media, infatti, è crollato e la homepage è rimasta inattiva a lungo.

La tecnologia di Namo Media sarà incorporata in MoPub, la piattaforma pubblicitaria acquistata da Twitter lo scorso anno per 300 milioni di dollari. Tutte le otto persone che lavorano per la startup dovrebbero essere assorbite da Twitter. L’idea del gruppo di San Francisco è quella di aumentare i suoi ricavi da pubblicità sia nelle versioni per pc che per mobile.

Da quando abbiamo acquistato MoPub lo scorso ottobre, abbiamo lavorato per portare le native ad agli editori di app mobile per creare un esperienza meno invadente per gli utenti“, ha scritto sul blog del gruppo il direttore della divisone pubblicitaria di Twitter, Kevin Weil. “Crediamo fortemente che tutti gli sviluppatori di app, dai più grandi ai più piccoli, debbano avere la possibilità ricavare dei soldi senza sacrificare l’esperienza degli utenti“, ha concluso Weil.

Namo, nel corso della sua attività, ha creato un business sul native advertising per diversi editori di app mobile. Questa acquisizione rappresenta l’intenzione di Twitter di lavorare anche al di fuori della propria piattaforma, sviluppando servizi non solo per sé ma anche per gli sviluppatori.

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