Efficienza, come non rimanere scottati dal calore

Il calore è una risorsa preziosa da conservare e utilizzare nel modo più efficiente possibile. Di questo si occupano le tecnologie di teleriscaldamento. L’energia necessaria per produrre il teleriscaldamento è democratica, può essere ricavata da più risorse come: biomasse, energia termica o solare termico, oltre ovviamente le centrali tradizionali e in alcuni paesi è stata impiegata anche l’acqua di raffreddamento delle centrali nucleari.
Incanalando in tubi l’acqua calda è possibile scaldare quartieri interi ottimizzando in un’unica grande “caldaia” la risorsa energetica e anche lo scarico fumi, fattore da non sottovalutare in un area urbana. Con dimensioni più ridotte è quello che accade inserendo in una struttura industriale un impianto di cogenerazione che ottimizza il calore generato dal lavoro meccanico per riscaldare la struttura o produrre acqua calda.
Ma il calore non solo è energia che può essere riutilizzata è anche energia che può venire facilmente sprecata, un po’ per la sua difficile percezione e in parte per la sua non immediata misurazione. Nell’energia, alla base del rapporto tra utente finale, società di servizi e gestori, c’è sempre la misura.

termosifoniMa come si misura il calore? Questo elemento è forse tra i più complessi da valutare con esattezza e precisione, ma è anche la base delle potenzialità di implementare tecnologie a basso impatto, come quelle citate prima, anche in ambito domestico. La nuova rivoluzione legata al risparmio energetico nel domestico parte proprio da qui, dal conteggio e dal monitoraggio della potenza di calore impiegata in un ambiente.
In questo la tecnologia che sta andando per la maggiore sono i ripartitori di calore, quelle “placchette” che si attaccano sul corpo scaldante (in vulgaris: termosifone) e che ne misurano la temperatura. Di fatto però, a detta di più esperti, questi strumenti si limitano ad una stima dei consumi, non solo, la loro attendibilità non è costante nel tempo. In pratica l’errore di misura è molto elevato. Eppure questa tecnologia sta arrivando nelle case di tutti, neanche con troppa possibilità di scelta ed è oggi il più diffuso al mondo, ma se ne stanno elaborando di nuovi, o meglio si stanno riesumando i contatori meccanici integrandoli con una componente digitale. Questo perché oltre a misurare con esattezza dobbiamo poter capire con facilità quanto stiamo scaldando l’ambiente e se possiamo abbassare di qualche lineetta i nostro consumi. Quindi cosa c’è di meglio di un pannello di controllo gestibile da casa o dallo stesso cellulare?

Meglio ancora sarà quando arriveremo a reimpostare le azioni di efficienza domestica con automatismi pre-gestiti, perché lo sappiamo a guardare quanto stiamo scaldando e abbassare la levetta della valvola del termosifone, ci si pensa davvero sempre poco.

 

 

 

 

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