Sembra un botta e risposta quello “ingaggiato” tra la stampa, nella figura del Financial Times, e la Commissione Ue: se la testata americana ieri riportava l’indiscrezione di una possibile imponente multa a danno di Apple per presunti accordi fiscali con l’Irlanda, la Commissione Ue ha risposto che pubblicherà domani la decisione “non confidenziale, già presa e annunciata a giugno scorso,” sull’apertura dell’indagine su Apple in Irlanda e Fiat Trade in Lussemburgo, sospettate di aver beneficiato di un regime fiscale preferenziale che violerebbe le norme Ue sugli aiuti di Stato. Ma domani, contrariamente a quanto circolato in queste ore, non ci sarà nessuna multa: “Nella decisione che pubblicheremo non ci sono multe, spieghiamo con più dettagli perché l’antitrust ha aperto l’indagine”, spiega il portavoce del commissario alla concorrenza Joaquin Almunia. La multa, sotto forma di recupero di aiuti di Stato, potrebbe esserci solo se verrà confermata la violazione delle regole.
La pubblicazione della decisione non-confidenziale è solo una nuova tappa dell’indagine che l’antitrust Ue ha aperto a giugno scorso su Irlanda, Olanda e Lussemburgo per verificare se le norme fiscali ad hoc applicate ad alcune multinazionali, tra cui Apple, sono in linea con le leggi europee che proteggono la concorrenza e il mercato unico. Domani saranno pubblicate quelle che riguardano Apple in Irlanda e Fiat Finance e Trade in Lussemburgo, mentre quella relativa a Starbucks in Olanda ancora non è pronta per essere resa pubblica. Le due decisioni che saranno pubblicate domani, spiega il portavoce di Almunia, nella sostanza sono identiche alla decisione comunicata dallo stesso Almunia a giugno. Ma poiché ogni decisione dell’antitrust deve essere pubblicata prima sul sito della Commissione e poi in Gazzetta Ufficiale, da giugno ad oggi la Commissione ha concordato con le aziende quali dettagli poter rendere pubblici e quali no, depurando quindi il testo dalle informazioni sensibili per le aziende. Ma l’indagine, precisa il portavoce, è ancora a metà del suo processo e le risposte che le parti devono ancora fornire “potrebbero essere utili all’indagine”.
La pubblicazione della decisione di giugno sulla Gazzetta ufficiale avverrà tra qualche settimana, e da quel momento le parti in causa (le due aziende e le autorità irlandesi e lussemburghesi) hanno un mese per fornire risposte alle contestazioni che vengono loro mosse e ai dubbi dell’antitrust. La Commissione dovrà poi analizzare le risposte e prendere la sua decisione finale: se constaterà la violazione delle norme sugli aiuti di Stato può chiedere agli Stati di recuperarli dalle aziende, che sarebbe di fatto una maxi-multa per entrambe.
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