Telco: la concorrenza di WhatsApp e soci costa 14 miliardi nel 2014

L’instant messaging ha rivoluzionato il modo di comunicare degli utenti ma hanno avuto un forte impatto anche sulle telco. Secondo un nuovo rapporto di Juniper Research, in termini di mancati ricavi WhatsApp, Facebook e Skype costeranno agli operatori di rete 14 miliardi di dollari nel 2014, in aumento del 26% rispetto al 2013.

Il rapporto Mobile Operator Business Models: Challenges, Opportunities & Strategies 2014-2019 ha rilevato che in un alcuni mercati, tra cui Italia, Spagna e Regno Unito, i ricavi degli operatori mobili sono scesi a meno del 60% del loro valore di cinque anni fa. La combinazione di messaggistica istantanea con Whatsapp, VoIP tramite Skype e chat su social network come Facebook ha generato il crollo delle telco non solo nei ricavi ma anche nei costi aggiuntivi sostenuti per la grande mole di traffico generato dai competitors.

Dove trovare, quindi, nuove risorse e opportunità?
Il rapporto di Juniper individua nuove opportunità di guadagno per gli operatori mobili da settori come il M2M e dai big data.
Questi nuovi flussi di reddito possono generare ricavi superiori a 66 miliardi di dollari nei prossimi 5 anni, compensando la riduzione dei ricavi dai servizi base entro il 2018, secondo le previsioni di Juniper. “In aree come M2M (Machine to Machine) e mobile money, gli operatori possono ottenere un sostanziale miglioramento delle entrate, concentrandosi più sulla fornitura di servizi completi, piuttosto che sulla semplice connettività“, sostiene l’autore del rapporto Windsor Holden.
Inoltre, il rapporto Juniper raccomanda agli operatori l’uso della fatturazione diretta per mantenere un punto d’appoggio nel redditizio spazio della telefonia mobile, puntando a migliorare i loro pacchetti di analisi per monetizzare i consumatori di big data.

L’analisi conclude sottolineando la necessità per le telco di ottimizzare puntando alla realizzazione di soluzioni NFV (Network Functionality Virtualisation) al fine di risparmiare sui costi dell’hardware proprietario, affacciandosi a servizi cloud e infrastrutture virtuali. Gli operatori, infine, possono incrementare i ricavi introducendo servizi a più alto valore per la condivisione dei dati, sfruttando le potenzialità offerte dai big data.

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