Google “ferma” i Google Glass: addio agli occhiali intelligenti?

I Google Glass, almeno nella versione che Google ha messo a disposizione sino ad ora, scompariranno a breve dalla circolazione. A dare l’annuncio è stato lo stesso colosso: a partire dal prossimo 19 gennaio gli occhiali intelligenti non saranno più venduti ai singoli clienti attraverso l’Explorer Edition ma l’azienda continuerà a sostenere la versione Glass at Work, che punta invece a continuare la vendita ai clienti business.

Non solo: secondo il Wall Stree Journal, il progetto Glass verrà anche spostato nel laboratorio Google X, vera e propria fucina di innovazione di Google, e avrà a capo l’executive di Google, Ivy Ross, già leader del team dalla scorsa estate. Tutti riferiranno al CEO di Nest Tony Fadell.
Normalmente il passaggio a Google X testimonia la maturità di talune iniziative, soprattutto di quelle che escono dalla fase di sperimentazione per “diventare” grandi. Ma in questo caso, secondo gli analisti e i commentatori, per Google si tratterebbe di un vero e proprio passo indietro. Segnali di difficoltà e generale “malessere” attorno alla creatura aveva colpito l’immaginario di molti, si erano avvertiti anche nei mesi scorsi, soprattutto dopo la commercializzazione degli stessi: il prezzo di mille dollari aveva raffreddato molto gli animi di quanti credevano che il prezzo al pubblico del device, sarebbe stato decisamente inferiore.

Per altri la diminuzione dell’offerta di app disponibili per i Glass di Google già preannunciavano un futuro non roseo, lì dove sono proprio le app ad avere un peso importante nell’adozione di un device, e per altri ancora sono invece i problemi di privacy nati quasi insieme ai Glass stessi, ad aver “frenato” il progetto. Bene, invece, l’apprezzamento da parte del business che in questi mesi ha mostrato estremo interesse per gli occhiali intelligenti: i Glass sono stati sperimentati in campo medico, ma anche a fine di ordine pubblico.

Quale sarà il futuro dei Google Glass? Che ruolo avrà  Tony Fadell in questo futuro? Davvero Google è disposta a perdere una delle punte di diamante della guerra di wearable device che si fa sempre più agguerrita?

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