Un nuovo report pubblicato da Verizon “State of the Market: The Internet of Things (IoT) 2015: Discover How IoT is Transforming Business Results” rivela come l’adozione di Internet of Things da parte delle aziende stia iniziando a prendere velocità. Lo studio evidenzia gli elementi principali dell’incremento dell’adozione di IoT e offre utili indicazioni per le aziende e gli enti pubblici interessati a sviluppare una strategia IoT.
Secondo il report Verizon, l’Internet of Things è alimentato da fattori tecnologici, politici e sociali che spingono sempre più organizzazioni ad adottare soluzioni IoT-enabled. Ad esempio, l’uso dei social media e della tecnologia mobile ha trasformato le aspettative di consumatori e cittadini. Inoltre, la diminuzione dei costi di sensori, connettività e potenza di calcolo ha reso IoT sempre più interessante per una più ampia fascia di organizzazioni, così come hanno avuto un impatto le modifiche alle normative introdotte in una serie di settori economici.
“Se si guarda l’insieme, IoT comprende molteplici soluzioni che vanno dai dispositivi indossabili al monitoraggio remoto dei dispositivi di gestione energetica fino al miglioramento della sicurezza e dell’efficienza nell’industria dei trasporti. Nuovi casi d’uso sono creati quotidianamente, ma business case per l’IoT e l’adozione da parte delle aziende sono spesso trascurati“, ha dichiarato Mark Bartolomeo, Vice President IoT Connected Solutions di Verizon. “Nell’ultimo anno, grazie alla ripresa economica, abbiamo visto un certo numero di nuovi soggetti che hanno iniziato a usare ‘IoT come roadmap per migliorare la customer experience, accelerare la crescita e creare nuovi modelli di business che promuovono l’innovazione sociale”.
Il report evidenzia come le soluzioni IoT standardizzate stiano iniziando a comparire con maggior frequenza in sostituzione di soluzioni altamente personalizzate che, storicamente, hanno caratterizzato numerose implementazioni di IoT nelle aziende.
Previsioni di crescita per IoT aziendale
La nuova ricerca commissionata da Verizon ad ABI Research prevede un’importante crescita generale, con il numero di connessioni IoT business-to-business destinato a quadruplicare nel periodo 2014-2020, arrivando a 5,4 miliardi a livello globale. Verizon evidenzia che nel settore automobilistico i 14 produttori detentori dell’80% del mercato mondiale seguono tutti una strategia “connected car”. Inoltre, ABI Research sottolinea che entro il 2018 le aziende introdurranno nei luoghi di lavoro oltre 13 milioni di dispositivi per il tracking dello stato di salute e del fitness. Gli esperti Verizon prevedono che entro il 2025 le aziende valuteranno dove investire e aprire nuove attività considerando attentamente le potenzialità offerte dalle smart city, per l’impatto su costi operativi e disponibilità di talenti.
Nel 2014 Verizon ha osservato un aumento del fatturato, anno su anno, del 45% per il business IoT, con una crescita delle connessioni 4GLTE del 135%. Oggi Verizon gestisce oltre 15 milioni di connessioni IoT-enabled per una vasta gamma di comparti produttivi. Secondo il report, le connessioni machine-to-machine gestite da Verizon hanno portato nel 2014 a una crescita nei seguenti settori:
Quali ostacoli?
Il report evidenzia però come, nonostante la recente crescita delle connessioni M2M e l’attenzione globale verso le soluzioni IoT-enabled, la diffusione tra le aziende sia attualmente limitata. Inoltre, si stima che solo il 10% delle imprese ha finora adottato tecnologie IoT in modo esteso, evidenziando che molte aziende sono ancora in una fase sperimentale, in attesa di riscontro dagli early adoptor. Questo vale anche in settori di cui si parla ampiamente, ad esempio per connected car.
Bartolomeo spiega che, sebbene molte tecnologie di base di Internet of Things come sensori, cloud computing e reti intelligenti siano note alla maggior parte delle aziende e degli enti pubblici, la formulazione di una strategia percorribile e lo sviluppo di soluzioni IoT possono essere questioni altamente complesse. Bartolomeo aggiunge che c’è ancora molto da fare in termini di definizione e ratifica degli standard di settore.
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