Akamai, stato di Internet: Italia migliora di poco ma lontana dagli altri Stati Ue

Akamai ha pubblicato oggi il suo rapporto sullo Stato di Internet relativo al quarto trimestre 2014 un anno caratterizzato “da una crescita generale in tutte le principali metriche relativamente a connettività Internet, adozione della banda larga e preparazione al 4K”, dice David Belson, responsabile del rapporto.

La situazione in Italia

In Italia il quadro della connettività non si discosta molto, nel lasso di tempo considerato, dal trimestre precedente ma nel confronto con un anno fa il quadro appare leggermente più incoraggiante.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q4 2013), ad esempio, l’adozione della banda larga (>4 Mbps) in Italia è aumentata del 4,6%, raggiungendo il 61% pari a un lieve aumento rispetto al trimestre precedente, +0,6%. Anche la velocità media di connessione registrata nel quarto trimestre 2014 è di 5,6 Mbps, in leggero aumento dello 0,8% rispetto al trimestre precedente ma in crescita del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il picco di velocità media di connessione raggiunto in Italia è pari a 26,9 Mbps, in aumento del 22% rispetto allo stesso periodo del 2013 e di 6,5% rispetto al Q3 2014.

Broadband
Fonte Akamai

Anche in questo trimestre Italia, Turchia, Emirati Arabi Uniti e Sud Africa rimangono gli unici Paesi a non registrare tassi di adozione dell’high broadband al di sopra del 10%. Nel trimestre in esame, l’adozione di high broadband in Italia registra un aumento del 8,6% rispetto al trimestre precedente e una crescita del 23% rispetto allo stesso periodo del 2013. A oggi il 5,7% degli italiani utilizza connessioni al di sopra dei 10 Mbps che resta comunque una cifra modesta se rapportata al 56% delle capolista Svizzera e Olanda.

High Broadband
Fonte Akamai

Sul fronte mobile, nel trimestre in esame in Italia la velocità media di connessione mobile raggiunge i 5,2 Mbps con picchi medi poco oltre i 41Mbps. Possiamo aspettarci, spiega Akamai, che questi dati cambino presto in futuro, grazie al fatto che molti paesi iniziano a lanciare tecnologie mobili più veloci come LTE-a.

Infine il 4K: scesa al 45esimo posto a livello mondiale, l’Italia registra solo il 2,2% delle connessioni superiori ai 15 Mbps, nonostante un aumento del 39% rispetto allo stesso periodo del 2013 (Q4) e del 5% rispetto al terzo trimestre 2014.

Velocità media di connessione e Connettività broadband in Europa

Per il terzo trimestre consecutivo, la velocità media globale di connessione è risultata sopra la “soglia broadband” di 4 Mbps, raggiungendo i 4,5 Mbps e registrando una crescita dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. Con una velocità media di 14,6 Mbps (+3,5%), la Svezia ha superato la Svizzera, posizionandosi al primo posto tra i Paesi europei considerati nel rapporto. Per la Svizzera, che era sempre stata al primo posto negli ultimi tre trimestri, la velocità media è 14,5 Mbps, la stessa del precedente trimestre. Anche Paesi Bassi, Irlanda, Repubblica Ceca, Finlandia, Danimarca, Romania, Norvegia, Regno Unito e Belgio hanno fatto registrare velocità di connessione superiori alla soglia “high Broadband” di 10 Mbps.

Le variazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q4 2013) della velocità media di connessione sono state positive per tutti i Paesi Europei, con aumenti dal 3,9% per l’Austria sino al 61% per la Romania. Per Finlandia, Svezia e Portogallo l’aumento rispetto allo stesso periodo del 2013 è stato superiore al 30%.

La velocità di connessione media di picco è aumentata leggermente nel quarto trimestre (+8,4%) raggiungendo i 26,9 Mbps, con incrementi variabili tra 1,3% in Portogallo (44,3 Mbps) e 14% in Romania (67,0 Mbps). Positive anche le variazioni rispetto al quarto trimestre 2013: l’Austria, con +9,4%, è l’unico Paese europeo con una crescita annua inferiore al 10%. All’estremo opposto, la Finlandia, con +40%.

L’adozione di high broadband (>10 Mbps) è aumentata del 2,9% nel quarto trimestre, dopo un lieve declino nel trimestre precedente. In tre dei Paesi considerati, più della metà degli indirizzi IP unici si connette alla rete Akamai con una velocità media superiore a 10 Mbps. In Romania, la crescita del 11% trimestre su trimestre ha consentito di raggiungere un’adozione dell’high broadband del 55%, avvicinandosi a Svizzera e Paesi Bassi (56%). Per quanto riguarda gli altri Paesi, l’incremento trimestre su trimestre varia da 1,0% per la Norvegia a 17% per la Spagna. Tutti i Paesi europei sono cresciuti almeno dell’8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (Q4 2013); Portogallo e Romania hanno evidenziato tassi di adozione più che doppi sempre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I tassi globali di adozione della banda larga (>4 Mbps) sono scesi leggermente nel quarto trimestre, assestandosi sul 59% (-0,7%). In questo trimestre, tre Paesi hanno raggiunto tassi di adozione della banda larga del 90% o più: Svizzera (93%), Danimarca (92%) e Paesi Bassi (91%), mentre tutti gli altri Paesi hanno mostrato oltre il 60% degli indirizzi IP unici connessi alla rete Akamai a velocità medie superiori a 4 Mbps

Adozione 4K in Europa: crescono disponibilità e adozione di connettività ultraveloce

In seguito all’introduzione della misurazione dell’adozione 4K nel rapporto a partire dal primo trimestre 2014, Akamai prosegue il lavoro di identificazione delle regioni con la maggiore probabilità di poter sostenere velocità di connessione superiori a 15 Mbps: i flussi Ultra HD a bitrate adattivo richiedono infatti connessioni tra i 10 e 20 Mbps. I risultati non tengono conto di altri fattori che possono influire sulla readiness, come la disponibilità di contenuti codificati 4K o di televisori e media player abilitati.

Nell’ultimo trimestre del 2014, nove dei Paesi europei considerati avevano almeno un indirizzo IP su cinque connesso alla rete Akamai a velocità medie superiori a 15 Mbps: Svezia, Svizzera, Paesi Bassi, Romania, Norvegia, Regno Unito, Danimarca, Finlandia e Repubblica Ceca.  Il tasso di adozione più alto si è registrato in Svezia, col 31%, seguita di poco da Svizzera e Paesi Bassi con il 30%. Una forte crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stata osservata in tutti i Paesi europei; in tre Paesi – Romania (320%), Portogallo (204%), Spagna (102%) – i tassi di readiness sono più che raddoppiati rispetto al quarto trimestre 2013, mentre in altri 8 Paesi la crescita è stata superiore al 40%: Ungheria (94%), Slovacchia (68%), Svezia (61%), Finlandia (55%), Danimarca, Svizzera, Norvegia  (50%), Regno Unito 42%.

Connettività mobile: con 16 Mbps, il Regno Unito registra la più alta velocità media di connessione

Nella sezione dedicata alla connettività mobile del rapporto sullo Stato di Internet relativo al quarto trimestre 2014, sono stati considerati 50 Paesi. Il Regno Unito è risultato avere, con 16 Mbps, la velocità media di connessione più alta, seguito dalla Danimarca con 8,8 Mbps. La velocità media di connessione mobile di picco mostra una notevole variabilità, passando dai 157,3 Mbps di Singapore ai 7,5 dell’Argentina. In Europa, solo il Regno Unito (61,8 Mbps) ha raggiunto velocità superiori a 50 Mbps.

Il rapporto esamina anche la percentuale di connessioni ad Akamai da reti mobili a velocità broadband (più di 4 Mbps). Danimarca e Svezia hanno registrato un livello del 97% di velocità broadband, raggiungendo Venezuela e Arabia Saudita ai vertici della classifica.

I trend positivi del 2014 però,  “non devono però far dimenticare che nel mondo ci sono ancora 4,4 miliardi di persone che non hanno accesso a Internet, il che conferma la necessità di intensificare gli sforzi per realizzare una infrastruttura Internet veramente globale” conclude Belson.

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