SPID e non solo: ecco il primo Rapporto sull’attuazione dell’Agenda per la semplificazione

A che punto è lo stato di attuazione della azioni previste dall’Agenda per la semplificazione 2015-2017? Lo spiega la Funzione pubblica che ha pubblicato oggi il primo report dettagliato sul piano che raccoglie “37 azioni che, con il digitale come comune denominatore, riducono la complicazione sofferta da cittadini e imprese in settori cruciali della propria attività come fisco, welfare, impresa e edilizia.

REPORT
Fonte: http://www.funzionepubblica.gov.it/

L’area Cittadinanza digitale è il cuore del provvedimento, con otto azioni che mirano ad assicurare l’erogazione on line di un numero crescente di servizi e l’accesso alle comunicazioni di interesse dei singoli cittadini (e imprese) direttamente via internet, con tablet o smartphone. 

Per quanto riguarda il Sistema pubblico di identità digitale (SPID) il report evidenzia che sono state predisposte le regole tecniche ed è stata completata la sperimentazione prototipale che ha coinvolto 11 amministrazioni in qualità di erogatori di servizi e tre soggetti che rilasceranno le identità digitali ed è stato definito il piano della sperimentazione. È stato, inoltre, pubblicato il decreto che definisce gli schemi tipo e le modalità per la diffusione sui siti internet delle PA dei dati relativi a entrate e spesa dei bilanci preventivi e consuntivi e dell’indicatore di tempestività dei pagamenti. La prossima scadenza è fissata per giugno, con l’apertura dell’accreditamento degli “identity povider”, i gestori, secondo i piano del Governo prevalentemente privati, che rilasceranno le identità digitali. L’obiettivo, fissato per a dicembre 2017, è di arrivare a quota dieci milioni di utenti.

Sul fronte dell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, invece, sono stati approvati tutti i provvedimenti necessari per l’adeguamento normativo: approvate le Specifiche tecniche proposte da Sogei e il “protocollo per la sperimentazione su 26 comuni pilota, corrispondente ad una popolazione di 5,6 milioni di abitanti.”

Per l‘informatizzazione del processo civile e penale è stato avviato il processo telematico obbligatorio per avvocati e professionisti nei giudizi di primo grado per gli atti endo-procedimentali e per le esecuzioni forzate anche per gli atti introduttivi. Partite anche le comunicazioni telematiche nel processo penale ed è “in atto la fase di monitoraggio della diffusione del processo civile telematico da parte del tavolo permanente, in particolare per il supporto alle attività di avvio del PCT presso le corti di appello.”

Quanto alle azioni legate all’informatizzazione del processo amministrativo è in corso la predisposizione del DPCM con le regole tecnico-operative per l’attuazione del processo amministrativo telematico (fascicolo informatico, deposito degli atti, comunicazioni e notificazioni con modalità telematiche etc.) e del relativo allegato contenente specifiche tecniche. Nel DPCM si prevede altresì la verifica dello stato di attuazione del processo amministrativo telematico con cadenza periodica. L’avvio della firma digitale, inizialmente fissato a gennaio 2015, è stato prorogato dal decreto legge n.192 convertito dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11.

Per i pagamenti elettronici, il documento spiega come le linee guida emanate da Agid siano disponibili da gennaio 2014. È stata predisposta la documentazione per agevolare l’adesione al sistema dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, e gli accordi di servizio con cui i Psp esprimono la propria volontà di aderire al sistema. Con Circolare Agid del 6 febbraio 2015 è stato disciplinato l’uso del logo del sistema “PagoPa” che tutte le amministrazioni e i Psp potranno esporre sui propri siti (fisici e virtuali) per consentire ai cittadini di identificare più facilmente il servizio.

Tempi medi dei pagamenti e dati di bilancio on line: per questo lotto di attività, spiega il report, il “risultato atteso è stato raggiunto. È stato infatti pubblicato il DPCM che definisce gli schemi tipo e le modalità per la diffusione sui siti internet delle PA dei dati relativi a entrate e spesa dei bilanci preventivi e consuntivi e dell’indicatore di tempestività dei pagamenti. Il decreto specifica l’insieme minimo di dati di riferimento, il formato e i tempi di pubblicazione. Prevede, in particolare, che le amministrazioni pubblichino secondo gli schemi tipo previsti, nella sezione “Amministrazione trasparente/Bilanci”, i dati relativi a entrate e spese in formato tabellare di tipo aperto che ne consenta l’esportazione, il trattamento e il riutilizzo.”

Messa a regime della marca da bollo digitale. In questo caso è stata emanata la circolare per la definizione del sistema di emissione della marca da bollo digitale che permette ad ogni amministrazione, attraverso il Nodo dei pagamenti, di acquistare una marca da bollo digitale e di associarla ad un documento digitale. AGID ha provveduto ad aggiornare le linee guida sul Nodo dei pagamenti, allo scopo di ampliare le specifiche tecniche per il trattamento della marca digitale. È in corso la realizzazione del sistema che vede nei prossimi mesi la sperimentazione presso un primo gruppo di amministrazioni pilota.

Infine, nel Come fare per, area che prevede attività volte a facilitare il reperimento dai siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche delle informazioni sulle attività e sui procedimenti,  “il Dipartimento della Funzione Pubblica ha effettuato un monitoraggio sui siti web di un campione di amministrazioni (centrali e locali) per verificare la semplicità di accesso e l’usabilità delle informazioni relative ai procedimenti di interesse di cittadini e imprese. Dal monitoraggio sono emerse le diffuse difficoltà per cittadini e imprese”. Su questa base sono state pianificate le seguenti attività 1) promozione della pubblicazione sulla home page dei siti istituzionali della scritta “Come fare per”, che consenta l’accesso diretto (con 1 solo click) alle informazioni della sezione“Amministrazione trasparente” relative ad “attività e procedimenti”; 2) 25 favorire la diffusione di informazioni user friendly (come già avviene in numerose best practices) attraverso la promozione di buone pratiche e di modelli; 3) monitoraggio sui siti. A questo fine è stata avviata una collaborazione con l’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione).

Oltre a Cittadinanza digitale, il report analizza anche lo stato di attuazione delle azioni si semplificazione pensate per per welfare e salute, edilizia, fisco, impresa.

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