Il Ceo di Twitter Dick Costolo ha annunciato a sorpresa che lascerà la guida dell’azienda a partire dal prossimo primo luglio. Ad assumere il ruolo di Ceo ad interim sarà uno dei co-fondatori di Twitter, Jack Dorsey, che farà da traghettatore a meno di un nuovo colpo di scena che lo confermi a tempo pieno in quella carica. Il nuovo amministratore delegato sarà quindi indicato da una commissione formata da tre membri del board della società: Peter Currie, Peter Fenton and Evan Williams. Sul tavolo tutte le opzioni, dalla soluzione interna a quella interna. “Ringrazio enormemente per la fiducia che il board, il team management e i dipendenti hanno riposto in me nel corso degli anni. Sosterrò sempre Twitter, anche da fuori“, sono le parole di Costolo, che arrivò nel social media dei 140 caratteri nel 2009 (dopo un passaggio a Google), ricoprendo la carica di Ceo dall’ottobre 2010 e facendo sbarcare Twitter alla Borsa di New York.
“Sono enormemente orgoglioso del team di Twitter e tutto quello che la squadra ha fatto durante i miei sei anni con la società” si legge in una nota “Abbiamo grandi dirigenti che lavorano bene insieme e un strategia chiara che informa sui nostri obiettivi e priorità. Non c’è nessuno meglio di Jack Dorsey che possa guidare Twitter durante questa transizione. Ha una profonda conoscenza del prodotto e della missione di Twitter, così come un grande rapporto con il team di leadership di Twitter. Sono profondamente riconoscente della fiducia che il Consiglio, il team di gestione e i dipendenti che hanno riposto fiducia in me nel corso degli anni.”
Parole tranquillizzanti e “ufficiali” che non bastano a fare chiarezza su una decisione che, secondo gli esperti, non arriva del tutto a sorpresa: i recenti risultati finanziati poco entusiasmanti del colosso non sono piaciuti agli investitori come non hanno convinto le strategie fino ad ora portate avanti da Costolo per migliorare lo stato delle cose. Nonostante le premesse di un’ingresso trionfale a Wall Street, infatti, le cose non si sono messe bene. E Costolo per mesi ha cercato di raddrizzare la situazione, tentando di convincere gli investitori che il bacino di Twitter non è composto solo dai circa 300 milioni di utenti attivi, quelli che hanno un account, ma anche da tutti coloro che consultano e usano il servizio. Ma gli investitori guardano ai numeri. E i numeri dicono che nell’ultimo anno gli utenti sono cresciuti solo del 18%, e restano un quinto rispetto a quelli di Facebook.
L’annuncio di Costolo, non a caso, ha fatto si che il titolo di Twitter, nel corso delle contrattazione afte hour, volasse oltre il 10%. Intanto la società ha confermato le previsioni per il secondo trimestre, in cui si aspettano entrate dai 470 ai 485 milioni di dollari e utili tra i 97 e i 102 milioni.
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