Rottamare la rete fissa

Il Regno Unito svolge da sempre un ruolo pionieristico nei processi di liberalizzazione e il settore delle telecomunicazioni non fa eccezione come dimostra  il Telecommunications Act negli anni ’80 e la creazione di Openreach negli anni più recenti.

londraOpenreach. Openreach è stata costituita nel 2006 e rappresenta finora la soluzione più avanzata in Europa in materia di parità di trattamento nell’accesso alla rete di telecomunicazioni fissa. Openreach è la divisione di BT che gestisce la rete di accesso e realizza gli investimenti nella rete di nuova generazione, offrendo poi i suoi servizi  sia alla divisione retail di BT che agli altri operatori.

La minaccia degli Over The Top. L’ultima richiesta da parte di BT (a cui fa capo Openreach) è quella di creare le condizioni affinché possa competere ad armi pari (o quasi) contro l’avanzata degli Over The Top statunitensi (a cominciare da Apple, Facebook e Google). Come noto, la regolamentazione rimane tuttora fortemente asimmetrica tra operatori storici (incumbent) e nuovi operatori di telecomunicazioni, ma di fatto non incide, se non in modo marginale, sulle attività svolte dagli Over The Top, che si appoggiano sulle reti realizzate negli anni da parte degli operatori tradizionali, i quali continuano a sostenere l’intero onere per la realizzazione delle reti di nuova generazione. Per capire la portata dei cambiamenti in atto, basti pensare che  i messaggi Whatsapp hanno ormai superato il traffico mondiale degli SMS.

Rottamare la rete tradizionale. Dopo la rottamazione della cabine telefoniche, ora tocca ai servizi di telefonia tradizionali, che BT intende migrare integralmente sulla rete IP, abbandonando le ormai anacronistiche piattaforme PSTN. In sostanza, uno switch off, che prende atto del definito primato del paradigma Internet, sia dal punto di vista tecnico che delle esigenze dei clienti, per i quali il servizio di base diventa di fatto l’accesso a Internet. Senza aspettare che si estingua l’ultimo cliente tradizionale.

Semplificare e allentare obblighi. Sebbene con una sostanziale autonomia, Openreach, alla quale rimangono in capo gli obblighi di fornitura dei servizi ormai obsoleti, rimane una divisione di BT. BT ritiene che allentando i vincoli sul mantenimento in vita di servizi ormai superati e favorendo l’utilizzo delle nuove soluzioni software sarebbe possibile  ottenere significativi miglioramenti di efficienza, a vantaggio dell’intero settore. A titolo esemplificativo, va ricordato come la regolamentazione attuale preveda la segregazione fisica dei dati, mentre gli stessi risultati si possono oggi ottenere attraverso soluzioni virtualizzate. La situazione è ancora più paradossale sulla messaggistica mobile, per la quale i vincoli sono sostanzialmente unilaterali rispetto ai giganti Internet. Senza dimenticare la complessità dell’allineamento della regolamentazione nazionale rispetto a quella comunitaria (che di norma i britannici sono stati piuttosto abili ad “indirizzare”…).

Separazione della rete di accesso. Gli operatori alternativi chiedono di fare l’ultimo passo verso la separazione societaria, opzione che l’autorità di settore (Ofcom) valuterà nella prossima revisione degli orientamenti regolamentari. Solo a questa condizione si potrà concretamente discutere dell’allentamento dei vincoli in capo a BT, con un beneficio per tutti gli operatori. Ofcom ha già anticipato che l’avvento dei nuovi attori Internet “potrebbe” richiedere l’ingresso in una fase di regolamentazione più “light” del settore delle telecomunicazioni.

La palla passa nel campo del regolatore.

 

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