Smartphone: in Cina Xiaomi batte Apple, è il primo vendor nel secondo trimestre

Xiaomi ha battuto Apple in Cina nel mercato degli smartphone: secondo i dati dell’istituto di ricerca Canalys riportati da Digital Trends, Xiaomi è riuscita a ottenere nel secondo trimestre il 15,9% del mercato complessivo, pochi punti sopra Huawei che si configura al secondo posto con il 15,7%. Per quanto riguarda invece il colosso di Cupertino, la quota arriva al 12,2% attestandosi, quindi, terza in classifica.per la prima volta A

L’inversione di tendenza è inaspettata: i prodotti di punta di Apple (l’iPhone e l’iPhone 6 Plus) sono stati un enorme successo e hanno portato Apple a raggiungere la prima posizione del mercato cinese lo scorso anno, una livello nettamente dominante che è riuscita a mantenere fino agli inizi di quest’anno. In effetti, Xiaomi nel primo trimestre aveva perso un punto percentuale (dal 14,7% al 13,7%, secondo IDC), nonostante il prezzo elevato degli iPhone ma, come detto, la situazione si sta invertendo.

La stima del sorpasso arriva dopo pochi mesi la dichiarazione dell’azienda sul fatturato e sulle vendite: in particolare Xiaomi sostiene di aver venduto 34,7 milioni di smartphone nei primi sei mesi del 2015: un risultato che è stato presentato dal CEO Lei Jun come positivo ma che, hanno sottolineato gli osservatori, potrebbe non bastare per raggiungere l’obiettivo annuale dichiarato della società di Pechino, ovvero 100 milioni di smartphone spediti in tutto il mondo.

Nonostante questo, il dato delle vendite rappresenta comunque una crescita del ben 33% rispetto all’anno precedente ed è arrivato in un momento in cui diversi analisti hanno avvertito della possibile saturazione del mercato cinese: uno su tutti IDC che a maggio ha dichiarato, infatti, che le vendite di smartphone durante il primo trimestre nel paese più popoloso del mondo si sono ridotte per la prima volta in sei anni, con un calo del 4,3%.

Il sorpasso su Apple in un contesto di saturazione dei mercati, quindi, rappresenta un nuovo elemento che conferma la crescita di Xiaomi nel mercato cinese, ma che punta anche altrove: dall’annuncio dello store “mi.com” presto disponibile anche nelle localizzazioni europee, fino all’alleanza con Alibaba per i pagamenti tramite wearable, la società sta conquistando gradualmente spazi sempre maggiori.

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