Diario della migrazione: giorno 3, consegna degli attestati ai primi 30 formatori interni

Engagement, ovvero coinvolgimento delle persone impegnate nel progetto di migrazione a software libero. Questo tipo di attività non è tipica di un qualunque giorno 3 del diario di una migrazione ma si dovrebbe ripetere dall’avvio del progetto ad libitum. Perché le persone devono avere il giusto riconoscimento per il proprio lavoro, devono sentirsi parte attiva e importante del progetto al fine di sostenerlo nel migliore dei modi e di comunicarlo ai colleghi nel modo giusto.

Al giorno 3 del diario di migrazione del Ministero della Difesa c’è la consegna degli attestati e di un segno distintivo dell’appartenenza alla community LibreItalia ai primi 30 formatori interni. Il percorso formativo in aula multimediale, iniziato alla metà di ottobre, ha visto impegnati 30 formatori interni della Difesa, provenienti da forze armate diverse, nel conoscere l’uso del pacchetto LibreOffice e le buone pratiche di migrazione dei documenti.

FormatoriLa consegna degli attestati da parte del coordinatore del progetto LibreDifesa, generale Sileo, è stata accompagnata dalla sottoscrizione di un patto dei formatori, un decalogo scritto dai 30 partecipanti al corso contenente le “regole” che ogni docente impegnato nel progetto dovrà rispettare. Al primo punto del patto si trova scritto che “Il formatore deve essere convinto del valore del progetto e della positività del cambiamento e deve trasmettere questa sua convinzione agli utenti che sta formando. Formatori poco convinti e non disposti a trasmettere in ogni momento in aula appoggio convinto al progetto LibreDifesa non possono far parte della squadra formatori”. Questo perché il documento vuole ribadire il concetto che i formatori hanno un ruolo delicato e impegnativo perché possono trasferire quello che conoscono solo motivando le persone che hanno di fronte attraverso un atteggiamento propositivo. E se questo è vero in ogni contesto è tanto più vero nei progetti di migrazione a software libero dove c’è necessità di convincimento rispetto alla positività del cambiamento.

Il patto dei formatori sarà pubblicato nelle Intranet della Difesa e verrà sottoscritto da ogni docente del progetto, che si impegnerà a rispettare le regole in esso contenute.

I formatori LibreDifesa faranno gruppo e condivideranno materiali didattici, esercitazioni, programmi, criticità e risoluzioni di problemi che andranno ad alimentare lo spazio FAQ del progetto. La bella squadra formata si metterà subito al lavoro visto che a partire dal 26 novembre sarà attivato il primo corso per referenti informatici della Difesa, tenuto da dodici formatori supportati da tre mentor LibreItalia.

Cosa si fa al giorno 3? ENGAGEMENT

E’ necessario coinvolgere le persone, farle sentire (come in realtà saranno) colonne portanti di un progetto complesso. Senza una squadra di persone entusiaste e coinvolte nessun progetto può decollare. Tanto meno un progetto di migrazione a software libero.

 DIARIO3

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