Amazon ha rilasciato un video in cui presenta il suo drone per la consegna dei prodotti: dopo circa due anni di annunci è possibile osservare quello che non è un un rendering ma un vero e proprio “footage” del drone in azione. Nello specifico, si tratta di un “octocopter”, un drone ad otto eliche che può sollevarsi ed atterrare come un elicottero ma che possiede anche un’elica laterale più grande per lo spostamento orizzontale, l’unica in movimento durante il volo ad alta quota.
Nel video si vede il drone che atterra all’interno di un cortile dell’abitazione di un cliente, ma questo pone una serie di questioni: nel video lo spazio di atterraggio che deve essere garantito in per la “delivery zone” non è piccolo e c’è da chiedersi come funzionerà il servizio per chi non possiede tali spazi; inoltre Amazon deve avere la garanzia che non ci siano animali domestici, bambini, attrezzature che potrebbero ostacolare l’atterraggio o cantieri in corso nelle vicinanze.
Nonostante questi interrogativi però, bisogna tenere bene a mente che si tratta solo di un prototipo e che Amazon ha in cantiere dozzine e dozzine di altri progetti relativi al design e al funzionamento dei droni da consegna; inoltre, come riporta il Washington Post, Amazon ha dichiarato che il suo drone è in grado di rilevare ed evitare gli ostacoli anche in fase di decollo e atterraggio (ad esempio, potrebbe rilevare un cane e non atterrare finché l’animale si trova nella zona di consegna designata).
Il colosso di Jeff Bezos porta avanti l’iniziativa da tempo: questa estate, ad esempio, ha proposto di riservare uno spazio aereo destinato esclusivamente all’uso dei droni commerciali pensati per la consegna dei prodotti: il Vicepresidente di Amazon Prime Air, Gur Kimchi, ha lanciato l’idea durante un convegno della NASA svoltosi in California lo scorso luglio. Nello specifico, Kimchi ha proposto una zona riservata ai droni commerciali inquadrabile tra i 200 e i 400 piedi di altezza, con una no-fly zone di altri 100 piedi per tenere al sicuro gli arerei.
I droni meno sofisticati, come quelli utilizzati per il tempo libero che si stanno diffondendo sempre di più, potrebbero essere relegati in uno spazio immediatamente al di sotto rispetto a quello utilizzato dai modelli commerciali più veloci, equipaggiati con diversi tipi di sensori, proprio come quello mostrato nel video appena diffuso dal gigante dell’e-commerce. Una proposta fatta a qualche mese dalle polemiche sulle regolamentazioni troppo lente da parte della statunitense FAA per il volo dei droni, cui sono seguite numerose altre iniziative.
Ultima delle quali l’istituzione della task force FAA composta dall’autorità Usa e da colossi come Google, Amazon appunto, ma anche GoPro, Walmart, Best Buy ma anche 3DRobotics per capire quali requisiti gli operatori che usano droni dovranno rispettare per farli volare sui cieli Usa.
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