Siracusa Smart city: senza cittadini e amministratori smart la #smartcity non ha futuro

Cosa serve al territorio per sviluppare e consolidare una smart city? E’ una domanda che, come è noto, non ha una sola risposta. Quel che è certo è cosa non basta: non bastano le tecnologie, non bastano, da sole, le infrastrutture, non bastano, da soli, i servizi digitali. Non basta, in sintesi, un approccio al problema che escluda la “visione”, che non consideri l’approccio olistico a quello che non è solo una modalità amministrativa, la gestione smart, ma è una vocazione civica, la cittadinanza smart.

Di qui è chiaro che nella partita dell’innovazione dei territori debbano necessariamente entrare le persone: persone che progettano innovazione guardando al futuro, imprenditori che abbiamo strategia innovativa e cittadini, che diventino non solo utenti ma attori delle servizi smart. Di questo si è parlato nella due giorni Siracusa Smart City Strategy: un momento di riflessione e confronto”, che ha messo a confronto cittadini, esperti, imprenditori e amministratori sul tema delle smart city e smart community, presso la camera di commercio di Siracusa. L’evento, svoltosi il 3 e 4 dicembre, era promosso nell’ambito delle attività legate alla sperimentazione del progetto PRISMA e della piattaforma Siracusa Smart City.

Cosa è emerso? Lo chiarisce bene Gianni Dominici, Presidente di FPA, che ha ribadito la centralità dei cittadini in un’ottica però di sinergia e non di contrapposizione, con il resto dell’ecosistema territoriale: “È necessario – ha detto Dominici – un superamento della contrapposizione tra amministrazione e cittadinanza, che sono spesso percepiti uno da una parte e uno dall’altra. Il cittadino deve essere visto come utente: produttore di soluzioni e fornitore di competenze, non solo destinatario di essi”. Il che vuol dire che la città non diventa smart senza cittadini intelligenti, aggiunge  Stefano Epifani, Chief editor di TechEconomy e moderatore dell’evento: “La città diventa smart quando i cittadini diventano smart, gli amministratori diventano smart. Ecco perché ognuno di noi deve fare qualcosa nella definizione di una strategia smart per la nostra città, per questo parliamo di smart communities”.

A livello territoriale in Italia c’è molto da fare ancora per far si che “smart city” non diventi troppo presto, e troppo prematuramente, programmi obsoleti; ma progetti avanzati in Sicilia dimostrano che l’innovazione si può fare: Emanuele Spampinato, responsabile della sperimentazione del progetto PRISMA, parlando delle nuove soluzioni che Siracusa Smart City mette a disposizione del cittadino, spiega che “utilizzando questi strumenti forniti dall’Amministrazione, può e deve esercitare il proprio diritto alla cittadinanza digitale. L’obiettivo è una piattaforma urbana che integri i diversi servizi cittadini e ne renda più facile la fruizione”. Intenzioni ribadite anche dall’assessore all’Innovazione Valeria Troia che ha sottolineato come “Siracusa abbia la necessità di trasformarsi in città intelligente che metta al centro il cittadino, per costruire una strategia che condivida una visione e sia supportata dalla tecnologia”.

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