I prossimi 10 anni di eLearning

Secondo Fabbrica 2.4, la rubrica del Sole 24 Ore sull’automazione industriale, il 2019 sarà l’anno in cui il costo della produzione robotizzata scenderà al di sotto del costo della produzione umana. La Fabbrica 4.0 sarà l’ambiente di lavoro della quarta rivoluzione industriale.

Il 2025 è l’anno in cui si prevede che la produzione robotizzata vada a regime, diventando ampiamente maggioritaria.

Che ci piaccia o meno, ogni rivoluzione industriale porta al seguito una forte espulsione dal mondo del lavoro, ma apre anche nuove prospettive che portano a nuovi mestieri di livello cognitivo superiore.

Per poter gestire il processo con il minimo di conseguenze dolorose sul piano sociale, sarà necessario che l’eLearning sia in grado di mantenere alcune promesse che finora ha relegato nel libro dei sogni: la formazione just-in-time (immediatamente attivabile al momento del bisogno), la personalizzazione del processo insegnamento-apprendimento, la gestione semi-automatizzata dei percorsi formativi, considerati i grandi numeri a cui si dovrà rivolgere.

Ma qual è il time-to-market di un eLearning con queste caratteristiche? E soprattutto quali sono gli elementi su cui agire per accelerare fortemente lo sviluppo dell’eLearning? I suoi tre settori si possono ancora individuare nei sistemi di eLearning (Learning Management System), nello sviluppo dei contenuti (Learning Object) e nella evoluzione dei servizi (assistenza ai diversi livelli).

I prossimi 10 anni dell’eLearning

Le tecnologie di sviluppo e integrazione ci sono già, si tratta di adeguarle. In primo piano ne indichiamo tre:

  • l’Internet of Things (IoT) dove oggetti elettronici sono già in grado di colloquiare con le persone o fra di loro autonomamente. Pensiamo alla domotica, dove una centralina ci consente di “dialogare” con la lavatrice, il forno, l’impianto di riscaldamento, ecc. La realtà di mercato è pronta ad andare ben oltre.
  • Il Machine Learning (ML), le macchine che apprendono dall’uso che ne viene fatto e che si predispongono ad utilizzi futuri assistiti, supportando l’utente e approfondendo la conoscenza delle sue esigenze.
  • L’Intelligenza Artificiale (AI) uscita dalla finestra già anni fa, per eccesso di pretese rispetto ai tempi, ed ora ampiamente recuperata ed in fase di implementazione in settori finora insospettabili, come quello delle auto intelligenti.

Tutto questo sottolinea come oggetti con un minimo di intelligenza digitale siano già pronti ad avviare semplici e inizialmente rudimentali scambi di comunicazione, che potranno crescere nel tempo, con un utente che sarà sempre meno solo di fronte alla necessità di acquisire nuove importanti competenze.

Quanto impatta tutto questo sull’eLearning attuale? Per ora ancora poco. Possiamo dire che i sistemi di apprendimento via web, i Learning Management System attuali, sono ancora poco più di siti web che svolgono soprattutto funzioni amministrative (di iscrizione e solo in parte di gestione delle carriere di studio) e di delivery dei materiali didattici (learning object).

Ma la didattica ha sempre rappresentato un settore di risulta, che ha sfruttato la ricaduta commerciale di sviluppi tecnologici maturati ed applicati in altri settori del più vasto mercato dell’elettronica. Avremo modo di vedere quali sviluppi ci aspettano sui versanti delle piattaforme, dei contenuti e dei servizi di eLearning.

Come sempre lo strumento vincente, per non farci surclassare dalle macchine (di qualcun altro), sarà la nostra intelligenza e la nostra creatività, supportati da un sistema di eLearning innovativo e potente. Abbiamo davanti 3 anni per studiare risposte adeguate alla forte domanda di nuove professionalità. Non dobbiamo perdere la sfida. Diversamente l’Italia, secondo Paese europeo per la produzione industriale dopo la Germania, rischierà di diventare il primo per disoccupazione.

 

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Laureato in fisica, si è sempre dedicato allo studio delle tecnologie per l'apprendimento, che ha insegnato a Pisa, nel CdS in Informatica Umanistica dalla fondazione del corso nel 2002 fino al 2010, dove ha pubblicato il libro “Learning object” (Carocci, 2007). Esperto di eLearning ha progettato e sviluppato il primo LMS nel 1986, occupandosi anche sia dei servizi su LMS che dei contenuti (learning object). Nel 1996 progetta e implementa il Virtual Campus di Telecom Italia, poi il sistema di eLearning del Formez per la PA, formando le professionalità necessarie alla gestione. Dal 2004 al 2010 è docente e direttore master eLearning a UniFE. Dal 2005 al 2009 è responsabile del Consorzio Omniacom, poi Amministratore Delegato, per la gestione dei CdS online dell'Università di Ferrara. Dal 2012 al 2014 è responsabile del settore eLearning e ICT del progetto Veneto Formatori, formazione di 5000 docenti scuola superiore della Regione Veneto. Dal 2013 è professore straordinario a UniPegaso, direttore del Master per Tutor Online MA288, docente nel CdS LM47, coordinatore CdS LM47 Management dello sport e attività motorie dove sviluppa esperienze di palestra virtuale. Dal 2015 è consulente ANVUR agenzia del Ministero Istruzione per la valutazione della ricerca e didattica universitaria. È direttore della rivista Il Giornale dell'eLearning

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