Le principali minacce di sicurezza del 2017

Il numero di nuovi file dannosi identificati dalle tecnologie di rilevamento di Kaspersky Lab ha raggiunto 360 mila casi al giorno nel 2017, ovvero l’11,5% in più rispetto all’anno precedente. Dopo ad una lieve diminuzione registrata nel 2015, il numero di file dannosi rilevati ogni giorno è cresciuta per il secondo anno consecutivo.

Il numero di file dannosi rilevati ogni giorno riflette il livello di l’attività media dei criminali informatici impegnati nella creazione e distribuzione di malware. Il dato è stato calcolato per la prima volta nel 2011 e ammontava a 70.000. Da allora è cresciuto di cinque volte e, come mostrano i dati del 2017, continua a crescere.

La maggior parte dei file identificati come pericolosi rientrano nella categoria dei malware (92%) mentre il resto fa riferimento a software ADV che di norma non sono considerati dannosi, ma in molti casi possono comportare la condivisione involontaria di informazioni private e altri rischi.

Circa il 10% dei i file pericolosi rilevati ogni giorno, vengono identificati da Astraea – il sistema di Kaspersky Lab di analisi dei malware che utilizza il machine learning che identifica e blocca i malware automaticamente.

“Nel 2015, abbiamo assistito a un netto calo delle rilevazioni giornaliere di nuovi malware e abbiamo iniziato a pensare che i criminali non fossero interessati a sviluppare nuove minacce preferendo utilizzare vecchi tipi di malware. Negli ultimi due anni è, invece, cresciuto il numero di nuovi malware identificati, segno di un aumento dell’interesse per la creazione di nuovi codici maligni. L’aumento esponenziale degli attacchi ransomware negli ultimi due anni è destinato a continuare, in quanto esiste un enorme sistema criminale dietro questo tipo di minaccia, che produce centinaia di nuovi campioni ogni giorno. Quest’anno abbiamo visto anche un picco nei miners- una categoria di malware, che a fronte del continuo aumento delle criptovalute, i criminali informatici hanno iniziato a utilizzare attivamente. Il motivo dell’aumento dei rilevamenti potrebbe anche essere attribuito ai miglioramenti costanti che stiamo facendo nelle nostre tecnologie di protezione. Con ogni nuovo aggiornamento, possiamo identificare più malware rispetto a prima e questo potrebbe spiegare un aumento dei numeri”, afferma Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky Lab.

Altri dati statistici sulle minacce del 2017:

  • Le soluzioni di Kaspersky Lab hanno respinto 1.188.728.338 attacchi lanciati da risorse online dislocate in tutto il mondo.
  • La soluzione web antivirus di Kaspersky Lab ha rilevato 15.714.700 file dannosi.
  • Il 29,4% dei computer degli utenti ha subito almeno un attacco di malware online durante l’anno.
  • Il 22% dei computer degli utenti è venuto in contatto con software ADV e con i relativi componenti.

Per essere protetti Kaspersky Lab consiglia di:

  • Prestare molta attenzione a non aprire file sospetti o allegati ricevuti da fonti sconosciute.
  • Non fare il download e non installare applicazioni da fonti non attendibili.
  • Non cliccare su nessun link ricevuto da fonti sconosciute e pubblicità online sospette.
  • Creare password complesse e non dimenticare di cambiarle regolarmente
  • Installare sempre gli aggiornamenti. I più potenti ransomware, come WannaCry e ExPetr, hanno dimostrato che i ritardi nell’installazione delle patch possono richiedere mesi.
  • Ignorare i messaggi che chiedono di abilitare i sistemi di sicurezza per il software Office o per software antivirus.
  • Utilizzare una soluzione di sicurezza adeguata al tipo sistema e ai dispositivi.

È possibile avere maggiori informazioni sui dati annuali delle minacce su Securelist.com.

 

Copia & Incolla: perché questo titolo? Perché i contenuti di questa categoria sono stati pubblicati SENZA ALCUN INTERVENTO DELLA REDAZIONE. Sono comunicati stampa che abbiamo ritenuto in qualche modo interessanti, ma che NON SONO PASSATI PER ALCUNA ATTIVITÀ REDAZIONALE e per la pubblicazione dei quali Tech Economy NON RICEVE ALCUN COMPENSO. Qualche giornale li avrebbe pubblicati tra gli articoli senza dire nulla, ma noi riteniamo che non sia corretto, perché fare informazione è un’altra cosa, e li copiamo ed incolliamo (appunto) qui per voi. 

 

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