3 TED Talks da TedWomen

Chi frequenta i canali TED sa che gli eventi principali dedicati a tecnologia intrattenimento e design sono TEDConference, che si tiene ogni anno sulla costa occidentale del Nord America, e TEDGlobal, evento itinerante che celebra l’ingegno umano esplorando idee, innovazione e creatività provenienti da tutto il mondo.

A questi due grandissimi appuntamenti si aggiungono gli special events: TEDFest, TEDSummit, TEDYouth… ma soprattutto TEDWomen.

TEDWomen è una conferenza di tre giorni sul potere delle donne e delle ragazze di essere creatrici e innovatrici. L’approccio di TED sulla tematica di genere mi sembra molto intelligente: contrariamente a quanto si possa pensare a questo particolare evento non vengono invitate solo speaker donne. Ciò che viene richiesto è parlare del contributo femminile ai temi tipici di TED.

Possiamo sostanzialmente dividere i TEDWomen Talk tra quelli aventi contenuti orientati al genere, presentati sia da donne che da uomini, e quelli che non si occupano minimamente delle tematiche di genere, ma si limitano a esaltare idee e progetti di altissimo valore portati avanti da donne.

I tre interventi che ho scelto appartengono al secondo gruppo, parlano di contributi di valore per la comunità, esempi di creatività, leadership e competenza appartenenti a grandi persone, prima ancora che grandi donne. Sono convinto che l’educazione delle nuove generazioni passi per rendere normale che a parlare di scienza, tecnologia, politica ecc. possano essere una donna o un uomo, indifferentemente.

Il primo intervento è affidato a Deepika Kurup, scienziata, inventrice e studente all’Harvard University. Tra le varie onorificenze ricevute, segnalo quella come miglior giovane scienziato d’America nel 2012. Nel 2014 è stata premiata con il United States President’s Environmental Youth Award. Attualmente è CEO e fondatrice di Catalyst for World Water, un’impresa sociale finalizzata a implementare la tecnologia sviluppata in aree scarsamente idriche. Deepika sostiene che l’acqua è alla base della vita e troppe persone in tutto il mondo soffrono di malattie trasmesse dall’acqua inquinata.

Il suo talk, registrato a TEDWomen 2016, dura 8 minuti ed è stato filmato a ottobre. Il titolo tradotto del talk è: La ricerca di una giovane scienziata per l’acqua pulita.

Dopo aver visto dei bambini fuori dalla casa dei nonni in India bere acqua che sembrava troppo sporca persino toccare, Deepika ha deciso di risolvere la crisi idrica globale. A quell’epoca aveva 14 anni. La sua ricerca è iniziata nella sua cucina di famiglia e ha portato alla scoperta di un metodo economico ed ecologico per purificare l’acqua.

Il secondo intervento è di Jeanne Gang, un’architetta americana riconosciuta a livello internazionale per il suo processo di progettazione socialmente impegnato, che mette in primo piano le relazioni tra individui, comunità e ambienti. Tra i suoi progetti più importanti: l’espansione del Museo americano di storia naturale a New York e la prossima ambasciata degli Stati Uniti a Brasília, in Brasile. Jeanne s’ispira alle forme della natura e agli insegnamenti tratti dai materiali, creando ambienti iconici che si distinguono attraverso forme sinuose nei paesaggi urbani.
Il suo talk, registrato a TEDWomen 2016, dura 8 minuti ed è stato filmato a ottobre. Il titolo tradotto del talk è: Edifici che fondono le città e la natura.

Jeanne sostiene che “Attraverso l’architettura, possiamo fare molto di più che creare edifici… possiamo contribuire a rendere stabile il nostro Pianeta“. Un grattacielo che incanala il vento, un edificio che crea comunità attorno a un modernissimo focolare. Jeanne utilizza l’architettura per costruire relazioni e utilizza un TEDTalk per raccontarci come fa.

L’ultimo Talk è di Nonny de la Peña, ex-corrispondente di Newsweek, vanta oltre 20 anni di esperienza pluripremiata in stampa, film e TV. In qualità di CEO del Gruppo Emblematic, utilizza tecnologie all’avanguardia per raccontare storie, sia di finzione che di notizie, che creano un intenso coinvolgimento empatico da parte degli spettatori. È stata chiamata “La madrina della realtà virtuale” da Engadget, mentre Fast Company l’ha definita “Una delle persone che ha reso il mondo più creativo” per il suo lavoro pionieristico nel giornalismo coinvolgente. La sua ricerca sulla realtà virtuale è stata descritta da BBC, Mashable, Vice, Wired e molti altri, ed è stata proiettata in tutto il mondo nei musei e nelle convention di gioco.
Il suo talk, registrato a TEDWomen 2015, dura oltre 9 minuti ed è stato filmato a maggio. Il titolo tradotto del talk è: Il futuro del giornalismo? Realtà virtuale.

E se potessimo vivere una storia con tutto il corpo, non solo con il cervello? Nonny sta lavorando su una nuova forma di giornalismo che combina la reportistica tradizionale con la realtà virtuale per mettere il pubblico dentro la storia. Il risultato è un’esperienza totalmente nuova, che potrebbe aiutare le persone a superare il naturale distacco che si ha nella semplice lettura di notizie.

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