Tecnologia per la gestione sostenibile delle foreste

Foreste patrimonio dell’umanità. Una frase che si sente ripetere spesso ma che male si associa con i dati riferiti alla deforestazione e alla mancata tutela di questo bene comune. I numeri parlano, infatti, di 12 milioni di ettari di copertura arborea perduta nel 2018, la quarta perdita annuale più alta da quando è iniziata la tenuta dei registri nel 2001 dal Global Forest Watch, piattaforma che, grazie alle tecnologie satellitari, fornisce in tempo quasi reale dati e mappe sul tasso di deforestazione globale.

A preoccupare, pertanto, non dovrebbero essere solo gli incendi in Amazzonia di cui si legge in questi giorni, ma anche la scomparsa di 3,6 milioni di ettari di foresta pluviale primaria, un’area delle dimensioni del Belgio. Se ne vanno, nel silenzio generale, aree ricoperte da foreste che forniscono sostentamento a circa 1,6 miliardi di persone, oltre a costituire l’habitat di oltre l’80% di tutte le specie terrestri di animali, piante e insetti.

Proprio per l’importanza delle foreste come bene collettivo, l’obiettivo 15 dell’Agenda 2030 ONU sancisce l’impegno a “proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre”. Obiettivo che fissa come primo punto di arrivo un 2020 entro il quale si intende “promuovere una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, arrestare la deforestazione, ripristinare le foreste degradate e aumentare ovunque, in modo significativo, la riforestazione e il rimboschimento”.

Quale il ruolo delle tecnologie nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile?

Un documento pubblicato di recente dalla Fao sottolinea come i progressi di scienza e tecnologia stiano rivoluzionando la gestione delle foreste e i sistemi di trasformazione e produzione dei prodotti forestali, con l’obiettivo di migliorare il monitoraggio delle aree forestali e della salute delle foreste in tempo reale, oltre che creare nuovi prodotti o migliorare l’efficienza degli esistenti per rendere sostenibile l’utilizzo di materie prime.

Monitoraggio e mappatura delle risorse forestali

Diverse sono le tecnologie che permettono il monitoraggio molto più accessibile oggi rispetto al passato e possibile in real time: il geospaziale (telerilevamento, sistemi di posizionamento e di informazione geografica), tramite il quale rilevare la situazione delle foreste, e i Big Data che, associati con algoritmi di Intelligenza Artificiale, permettono non solo di avere informazioni significative sullo stato attuale, ma anche fare analisi predittiva per comprendere cosa avverrà in futuro.

Attraverso strumenti come il Global Forest Watch (GFW) si è in grado già oggi di sapere se un’area di alberi piccola anche solo 30 metri quadrati è andata persa in qualsiasi parte del mondo. Pertanto valutare il rischio ambientale, anche per le imprese di piccole e medie dimensioni, non è mai stato così facile. Con GFW è possibile individuare la deforestazione nella propria catena di approvvigionamento o nel portafoglio di investimenti per poter applicare strategie mirate a una migliore gestione del territorio. La raccolta dei dati, inoltre, attiva la possibilità di pubblicarli in formato aperto per metterli a disposizione del mondo accademico e della ricerca in generale.

Sensibilizzazione sulla gestione sostenibile delle foreste

Quasi scontato dire come i Social Media abbiano, in questi anni, contribuito ad aumentare la sensibilità delle persone in merito ai temi ambientali e della sostenibilità. Basta pensare al movimento Fridays for Future, movimento globale nato a sostegno della battaglia portata avanti da Greta Thunberg, e che grazie alla Rete si è diffuso in modo capillare.

Miglioramento delle forniture di legname

Grazie a etichette intelligenti, oggetti IoT e specifiche piattaforme è oggi possibile tracciare meglio le forniture di legname e soprattutto impedire che il legname proveniente da fonti illegali penetri nelle catene di approvvigionamento aziendale.

Supporto alle PMI

Nel settore della silvicoltura e in tutti quelli collegati all’approvvigionamento di legname, l’e-commerce favorisce il raggiungimento dell’obiettivo 9 dell’Agenda 2030, che mira all’integrazione delle piccole imprese nelle catene del valore. Attraverso il commercio elettronico queste realtà sono potenzialmente collegate ai mercati di nicchia globali e hanno l’opportunità di incrementare i ricavi e la redditività anche qualora risultassero isolate rispetto al mondo commerciale.

Produrre di più con meno impatto ambientale

Se è vero che l’approvvigionamento di materie prime è causa di quasi il 40% della deforestazione tropicale, le aziende hanno il potere di fare la differenza rispetto alla situazione foreste nel mondo. La tecnologia ha aiutato l’industria dei prodotti derivati da foreste a produrre di più con meno: meno rifiuti, meno inquinamento, meno impatto sull’ambiente e minori quantità di materie prime necessarie a fabbricare prodotti.

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