Mobilità in continua evoluzione grazie all’elettrificazione dei trasporti

La mobilità sta subendo una continua evoluzione, grazie all’elettrificazione di tutti i trasporti. Tra i tanti progetti innovativi, il treno a batteria è ormai una realtà e tra i pionieri in questo senso c’è ABB, in particolare lo stabilimento ABB di Genova in cui vengono prodotti circa 300 convertitori ausiliari all'anno e alcune migliaia di caricabatterie

Immagine distribuita da Pixabay con licenza CCO

Non solo auto, ma anche autobus, treni, tram e mezzi pesanti. La mobilità sta subendo una continua evoluzione, grazie all’elettrificazione di tutti i trasporti, sia pubblici che privati. Il settore vede una crescita inarrestabile, grazie a importanti investimenti su nuove linee e per il ricambio del parco circolante, composto in gran parte da veicoli datati che hanno bisogno di essere rinnovati.

Il raddoppio delle linee è una delle criticità da affrontare, specialmente nel sud Italia, ma non solo, dove esiste un considerevole deficit strutturale. A proposito il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta finalmente un’opportunità per finanziare tanti progetti già pronti sulla carta. Nell’Alta Velocità, certo, ma anche nelle piccole ferrovie, come la Circumetnea o la Circumvesuviana a Napoli, linee con un’altissima utenza ma un livello di servizio decisamente basso.

I disservizi sono dovuti sia al fatto che le strutture sono molto vecchie per carenza di investimenti nel recente passato, sia perché non ci sono linee sufficienti per gestire il traffico, con treni sempre pieni, che nemmeno la pandemia è riuscita a ridimensionare. Tra i tanti progetti innovativi in corso, emergono appunto quelli legati alla decarbonizzazione, con la trasformazione dei veicoli con locomotive diesel, presenti ancora in tutta Europa, in veicoli ibridi, metà elettrici e metà diesel. Questo permetterà di farli funzionare in elettrico nei centri urbani o nelle stazioni, equipaggiandoli con batterie ricaricabili, o con generatori a bordo che le ricarichino quando sono in viaggio. O ancora sarà possibile ricaricarsi alle fermate, con lo stesso meccanismo delle auto elettriche.

Il treno a batteria è ormai una realtà e tra i pionieri in questo senso c’è ABB, i cui progetti nella trazione elettrica stanno già permettendo test per il full electric, con treni completamente a batteria che si ricaricano nelle stazioni. Da un punto di vista tecnologico, decisamente degno di nota è l’avvento dei SiC (semiconduttori di potenza silicon carbide, ndr), tipologia di semiconduttore che permette di avere maggiore efficienza, minori dimensioni e più alta densità di potenza.

“Abbiamo realizzato un caricabatterie con questa tecnologia e i vantaggi sono importantissimi”, spiega Filippo Massariello, responsabile della Divisione Trazione di ABB in Italia e a livello mondiale della linea di prodotto dei convertitori ausiliari e dei caricabatterie: “Nonostante il treno sia il mezzo pesante più conosciuto, la tendenza per i componenti è quella di maggior compattezza, maggior densità di potenza e minor peso per consentire un maggior comfort e più spazio per i passeggeri. Gli investimenti tecnologici sono orientati a migliorare questi aspetti. Questo è il nuovo fronte tecnologico dei treni.”

In particolare, nello stabilimento ABB di Genova vengono prodotti circa 300 convertitori ausiliari all’anno e alcune migliaia di caricabatterie, non solo con il Rail come mercato principale, cioè i veicoli che viaggiano su binario, inclusi metropolitane e tramvie ma anche ma anche la nuova sfida dell’elettrificazione dei mezzi pesanti su gomma. I prodotti sono oggetti di elettronica che possiedono caratteristiche uniche, progettati per durare 30 anni e lavorare almeno 12 ore al giorno, fino a  365 giorni l’anno. Ogni convoglio, infatti, sia esso un treno o una metropolitana, ha delle specificità diverse definite dal tipo di servizio per cui è stato progettato, e non esiste un prodotto uguale ad un altro.

“La Divisione Traction di ABB fornisce tecnologia anche per l’elettrificazione degli autobus e per tutti i mezzi pesanti, in particolare per servizi gravosi come nelle miniere e nei tunnel”, puntualizza Massariello: “È una tecnologia diversa da quella del mondo automotive costruita per un prodotto di massa, quello che cercano i nostri clienti sono le migliori performance ed affidabilità per il tipo di servizio che i veicoli devono effettuare richiedendo un alta personalizzazione. Il contenuto di ingegneria è molto elevato in ogni singolo prodotto ed il contributo italiano è di grande valore”. Insomma, si sta prospettando una nuova mobilità sostenibile che parla anche italiano. Saranno necessari investimenti di un certo rilievo, ma per il futuro il percorso è già segnato. Sia su strada, che su rotaia.

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