L’ingresso di BIP tra i soci sostenitori della Fondazione per la Sostenibilità Digitale: intervista a Salvatore Repici

Parola a Salvatore Repici, Equity Partner di BIP e componente del Comitato di Indirizzo della Fondazione, che illustra il punto di vista dell'azienda sui temi della sostenibilità digitale, nonché le principali iniziative realizzate in questo ambito, e le motivazioni che l’hanno spinta ad aderire alla Fondazione per la Sostenibilità Digitale

Salvatore Repici, Equity Partner di BIP e componente del Comitato di Indirizzo della Fondazione

Una nuova azienda ad arricchire il Network dei partner della Fondazione della Sostenibilità Digitale: è BIP, multinazionale di consulenza che supporta le aziende e le organizzazioni nei propri processi di trasformazione, e nella ricerca delle migliori soluzioni tecnologiche.

Per comprendere il punto di vista di BIP sui temi della sostenibilità digitale, le principali iniziative realizzate dall’azienda in questo ambito, nonché le motivazioni che l’hanno spinta ad aderire alla Fondazione per la Sostenibilità Digitale, abbiamo intervistato Salvatore Repici, Equity Partner di BIP e componente del Comitato di Indirizzo della Fondazione: con oltre 25 anni di esperienza cross-industry nella consulenza di business e digitale, nel corso della sua carriera ha assistito clienti leader a livello internazionale in percorsi di trasformazione digitale e nel lancio di nuovi business sostenibili. Attualmente, oltre al ruolo di responsabile dell’Area di Business Energia e Grandi Utilities, ricopre diversi ruoli di leadership orientati allo sviluppo internazionale del Gruppo.

La sostenibilità e il digitale secondo BIP

BIP è un’azienda che ha da sempre avuto la straordinaria capacità di andare oltre le tendenze del momento”, ha spiegato Salvatore Repici, in apertura della sua intervista. “Ad esempio, abbiamo sempre creduto profondamente nel digitale, e per questo durante la pandemia ci siamo trovati più pronti di altri a collocare tutti i nostri colleghi in Smart Working: questo, peraltro, è avvenuto molto prima del lockdown, ovverosia appena la situazione sanitaria è parsa aggravarsi. In questo modo siamo stati in grado di continuare a supportare le nostre aziende clienti senza interruzioni, non solo erogando i nostri tradizionali servizi, ma fornendo anche tutto il supporto per l’adozione delle tecnologie e dei processi necessari per l’adozione del lavoro a distanza, cosa che per molte aziende è stata vitale per continuare ad esistere”.

A fianco all’elemento digitale e alla considerazione delle sue potenzialità, anche quello della sostenibilità è un tema rispetto al quale, come emerso dalle parole di Salvatore Repici, lo sguardo di BIP è già attivo da molto tempo. “Abbiamo sempre puntato molto sulla sostenibilità, dotandoci nel tempo dei migliori talenti in questo ambito. E, da anni, aiutiamo le più grandi aziende del Paese nella loro transizione sostenibile. Per fare un esempio, abbiamo aiutato le aziende energetiche a sostenere le popolazioni in cui espandevano i loro impianti rinnovabili, assumendo e formando le persone locali, creando infrastrutture, ospedali e via dicendo, con una metodologia robusta e applicabile ad ogni Paese. Per un mix di fattori strutturali come il riscaldamento globale, e contingenti come la guerra in Ucraina, oggi è chiaro a tutti che la sostenibilità rappresenti un pilastro strategico sul quale costruire la propria strategia aziendale.

Quanto a noi, al nostro interno monitoriamo i consumi energetici delle nostre persone sia nella mobilità sia nell’uso delle tecnologie digitali, che stiamo razionalizzando con l’obiettivo di contenere i consumi. Su questi temi noi siamo pronti, avendo cominciato a gettare le basi di quello che è oggi il nostro Centro di Eccellenza Sustainability già nel lontano 2010”.

Gli obiettivi nella strada della Sostenibilità Digitale

Quello del monitoraggio dei consumi energetici connessi all’utilizzo delle tecnologie digitali da parte dei propri professionisti rappresenta, come spiegato da Salvatore Repici, uno dei pilastri della visione e dell’approccio dell’azienda rispetto alle tematiche della Sostenibilità Digitale. “Secondo noi, la Sostenibilità Digitale definisce il ruolo del digitale rispetto alla sostenibilità ambientale, economica e sociale, al quale è possibile guardare da due punti di vista complementari: come strumento a supporto del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, e come elemento da ottimizzare attraverso criteri di sostenibilità”, ha spiegato Repici. “Mi spiego con degli esempi. Ad ottobre scorso, BIP ha aperto una sede operativa a Palermo: città bellissima che presenta numerose sfide di business per una multinazionale di consulenza. Lo abbiamo fatto perché lo riteniamo un atto a favore della sostenibilità sociale, in quanto consente ai nostri colleghi assunti sul posto di lavorare nella propria città, senza dover emigrare a Roma o a Milano. Ovviamente questa operazione è stata resa possibile dal digitale, in quanto i professionisti presenti a Palermo lavorano sui nostri contratti con clienti romani, milanesi e internazionali. Questo è, per noi, un ottimo esempio di come il digitale sia un forte abilitatore dello sviluppo sostenibile.

D’altra parte, il digitale, come ogni attività umana, è fonte di emissioni. Abbiamo stimato che più del 25% delle emissioni di CO2 di un’azienda di servizi come la nostra è connesso all’utilizzo di tool digitali, e per questo è importante che il digitale venga gestito attraverso una serie di criteri di efficienza che già si applicano ad altri ambiti”.

Consapevole del peso può avere in questa prospettiva una multinazionale come BIP, con quasi 5000 professionisti in tutto il mondo, e che eroga i propri servizi proprio attraverso un complesso ecosistema digitale, la multinazionale ha scelto di porsi degli obiettivi particolarmente sfidanti. “Posso dirvi in anteprima che abbiamo deciso di essere la prima grande azienda di consulenza Net-Zero: presto tutte le emissioni di anidride carbonica derivanti dall’erogazione delle nostre consulenze saranno totalmente compensate”, ha annunciato Repici. “Questo grande risultato avverrà grazie all’azione combinata di due fattori: da una parte attraverso un’opera di efficientamento dell’utilizzo dei nostri asset digitali, e dall’altra, laddove non fosse tecnicamente possibile azzerare le emissioni, ci rivolgeremo al mercato volontario dei crediti di carbonio certificati per compensarle. Questo nostro percorso interno oggi ci consente di poter mettere a disposizione del mercato un know-how unico per il raggiungimento del Net-Zero”.

Il Centro di Eccellenza Sustainability

Per una multinazionale di consulenza come BIP, infatti, come sostenuto ancora da Salvatore Repici, avere una simile visione e approccio a queste tematiche può rappresentare un valore certamente in ottica interna, per un’efficiente gestione delle proprie attività, ma anche verso le proprie aziende clienti, che può così supportare nell’affrontare le complesse sfide della Sostenibilità Digitale. “Pensiamo che la sostenibilità non serva soltanto a fare di più consumando meno, ma rappresenti un modo di stare al mondo di un’azienda, di una comunità, di una persona. È su questa certezza che abbiamo costruito nel tempo il nostro Centro di Eccellenza Sustainability, che dispone oggi di oltre cento professionisti in grado di disegnare progetti di sostenibilità integrata, prendendo in considerazione i diversi aspetti economici, ambientali e sociali nei quali un’azienda si trova ad operare. Solo negli ultimi tre anni, abbiamo portato a termine più di 250 progetti per le più grandi aziende del Paese: molti di questi hanno riguardato la valorizzazione delle tecnologie digitali più innovative a supporto della sostenibilità. Solo per citare uno dei più recenti, abbiamo contribuito all’ottenimento di diversi miliardi di euro di finanziamento PNRR per alcune delle più importanti realtà industriali del nostro Paese, finalizzati alla digitalizzazione della rete elettrica nazionale e alla decarbonizzazione del settore.

Crediamo che le esperienze acquisite negli ultimi vent’anni, unite al percorso di evoluzione in quest’ambito che stiamo affrontando anche insieme alla Fondazione, siano la migliore risposta per supportare i nostri partner nella sfida della Sostenibilità Digitale”.

Da Il Verde e il Blu Festival alla Fondazione per la Sostenibilità Digitale

Oltre alle attività sin qui esposte, l’impegno di BIP si è esteso anche ad altre iniziative finalizzate, più in generale, a sviluppare e diffondere una cultura della Sostenibilità Digitale. Tra queste vale senz’altro la pena ricordare il Verde e il Blu Festival, l’evento organizzato da BIP che promuove la cultura di una crescita economica sostenibile e inclusiva, capace di valorizzare le risorse del pianeta e creare consapevolezza per le generazioni future.

In aggiunta a tutte le attività di divulgazione che già facciamo in collaborazione con i più importanti atenei italiani, abbiamo deciso di impegnarci in quella che è riconosciuta come una piattaforma di discussione sulla sostenibilità e sul digitale tra le più autorevoli in Italia. Per noi è stato un bel momento di crescita, perché l’interlocuzione con tanti stakeholder del settore intervenuti, tra cui manager, imprenditori, accademici e rappresentanti delle istituzioni, ci ha consentito di acquisire un punto di vista privilegiato su questi temi. Riteniamo che ci sia una grande sinergia tra il ruolo di BIP come organizzatore de Il Verde e il Blu Festival e il ruolo di contributore in una Fondazione specializzata sulla Sostenibilità Digitale: nel corso del 2023 vogliamo sfruttare tutte le opportunità che queste due attività metteranno a disposizione per accelerare la creazione di una cultura della Sostenibilità Digitale”.

Insomma, quello della Sostenibilità Digitale rappresenta un tema rispetto al quale l’azienda vuole continuare ad impegnarsi anche in prospettiva, ed è anche per questo che ha scelto di aderire con entusiasmo alla rete di aziende e organizzazioni della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. “Dal momento che per noi la Sostenibilità Digitale è un pilastro sul quale abbiamo basato il funzionamento della nostra azienda, abbiamo visto la Fondazione come un interlocutore naturale attraverso il quale entrare in contatto con un network di realtà aziendali e accademiche che hanno la nostra stessa visione”, ha concluso Repici. “In un momento in cui la creazione di una cultura condivisa sui temi della Sostenibilità Digitale è in fase di sviluppo, BIP ha ritenuto che la partecipazione alla Fondazione sia una straordinaria opportunità per essere un contributore attivo in tutte le fasi di questo importante contesto evolutivo”.

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