Teleconsys entra a far parte della Fondazione per la Sostenibilità Digitale: intervista a Marco Massenzi

Dal ruolo e dal significato della sostenibilità digitale agli obiettivi della nuova partnership con la Fondazione per la Sostenibilità Digitale: le parole di Marco Massenzi, Amministratore Delegato di Teleconsys

Supportare le organizzazioni nel loro percorso di trasformazione digitale, con uno sguardo attento – allo stesso tempo – alle ricadute dell’innovazione sui temi della sostenibilità: è questo l’obiettivo di Teleconsys, la Digital Innovation Company che, nell’ambito del proprio impegno nel campo della sostenibilità digitale, si è recentemente unita al network della Fondazione per la Sostenibilità Digitale.

Del ruolo e del significato che l’azienda dà a questo tema strategico, degli obiettivi di questa nuova partnership e d’altro ancora abbiamo parlato con Marco Massenzi, Amministratore Delegato di Teleconsys e membro del Comitato di Indirizzo della Fondazione: ingegnere elettronico/biomedico, è Membro del CdA del DIH Cicero del Lazio, del board della Sezione IT e del gruppo tecnico Università, Ricerca e Trasferimento Tecnologico di Unindustria, oltre che docente del master in Digital Open Innovation & Entrepreneurship dell’Academy dell’Università Campus Bio-medico di Roma. È stato CInO del Gruppo Gala, direttore Pianificazione Strategica, Innovation, R&D e BU Government & Industries di Vitrociset, responsabile Engineering e Innovation Lab di EDA, senior manager practice Telco e Media di Capgemini e manager di Ernst & Young Consultants. Dal 2018 è Amministratore Delegato di Teleconsys, PMI innovativa di cui ha disegnato e guidato il piano strategico di crescita e diversificazione facendo leva sull’open innovation e sulla sostenibilità.

Per una trasformazione digitale sostenibile

“Non esiste comparto dell’economia e, più in generale, della società in cui non sia presente una qualche componente in formato digitale o digitalizzabile, su cui costruire business model alternativi con impatti spesso impensabili, imprevedibili e, in alcuni casi, devastanti. Ne è un chiaro esempio l’AI generativa”. Parole, queste, che descrivono con chiarezza l’attuale pervasività del digitale in ogni contesto e settore, che è tale da mettere le organizzazioni di fronte alla necessità di intraprendere con urgenza e determinazione un’adeguata trasformazione.

Ed è proprio nell’accompagnare le aziende in questo “viaggio” che, come spiegato da Marco Massenzi, interviene Teleconsys, ponendo, nel percorso, la giusta attenzione agli impatti di sostenibilità che tutto questo può generare. “La trasformazione digitale è un viaggio che, una volta iniziato, non ha mai una meta finale ben definita. Per accompagnare i nostri clienti in questo percorso, abbiamo delineato una nostra metodologia, DigitalON, strutturata in 5 fasi: Digital DisseminatiON, Digital AdoptiON, Digital TransformatiON, Digital EvolutiON, Post Digital CompetitiON. Ogni innovazione digitale introdotta all’interno di una organizzazione attraversa necessariamente queste fasi che rappresentano il livello di maturità della stessa. In ogni passaggio le dimensioni su cui agiamo sono sei: Cultura, Persone, Modelli di Business, Processi, Tecnologie, Sostenibilità. La sostenibilità è, quindi, un compagno di viaggio che in ogni tappa del Digital Transformation Jurney ci ispira, ci anima, ci indirizza rispetto al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile di Agenda 2030, dando a qualunque iniziativa un valore più alto, duraturo e antifragile”.

La centralità della Sostenibilità Digitale

Nel raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030 il digitale gioca un ruolo fondamentale: cloud computing, internet delle cose, intelligenza artificiale, realtà aumentata e virtuale, blockchain e, tra non molto, la computazione quantica, sono tecnologie che, opportunamente indirizzate, controllate, allineate all’umanità, possono fattivamente contribuire allo sviluppo sostenibile nelle sue tre dimensioni chiave: ambientale, qulla sociale,economica”.

È proprio a partire da questa consapevolezza che, ha sottolineato Marco Massenzi, la sostenibilità digitale ha un ruolo centrale nell’operato di Teleconsys. “È la stella che orienta tutte le nostre iniziative. È il purpose che da uno scopo più alto alla nostra missione e alle nostre strategie competitive che mettono al centro sempre la persona. Possiamo affermare che la sostenibilità digitale è la ragion d’essere della nostra organizzazione e la principale motivazione per cui chi lavora per noi e con noi è felice e fiero di farlo. Perché sente di contribuire a qualcosa di superiore, asservendo, grazie alle proprie conoscenze, competenze e abilità, le tecnologie digitali alla centralità dell’uomo e all’equilibrio dell’ecosistema del Pianeta, per offrire un futuro migliore alle generazioni attuali e a quelle future”.

Principi della sostenibilità digitale che, come raccontato ancora dall’Amministratore Delegato di Teleconsys, si ritrovano in numerose iniziative e progetti messi in campo dall’azienda in questi anni. “Nel 2018 Teleconsys ha dato il via ad un ambizioso piano strategico grazie al quale oggi siamo in grado di proporre ai nostri clienti un ampio portafoglio di prodotti, soluzioni, servizi e competenze riconducibili a 6 cluster: Digital Infrastructure, Digital Application, Digital Innovation, Modern Workplace, Cybersecurity e Digital Services. I clienti si affidano a noi per ideare, realizzare, gestire ed evolvere soluzioni innovative e con ricadute sulla sostenibilità con cui vincere le sfide dei loro settori e per diffondere, al loro interno, la cultura digitale. Ne sono un esempio la piattaforma 3ReaD che crea, nel metaverso, gemelli digitali dei beni culturali a fini di tutela, conservazione e valorizzazione; l’applicazione AgrIoT per la mappatura delle produzioni agricole e la tracciabilità/rintracciabilità di filiera su tecnologia di registro distribuito IOTA; Cyronclad, una soluzione cyber-fisica che usa concetti come l’identità digitale distribuita e gli oracoli per risolvere il problema della sicurezza delle reti IoT; la metodologia ZEUS con cui guidiamo le organizzazioni nella adozione del rivoluzionario paradigma di cybersecurity Zero Trust. Nell’ambitodell’Intelligenza Artificiale, infine, rispetto alla quale sposiamo appieno i principi contenuti nel Manifesto della Sostenibilità Digitale della Fondazione, abbiamo cofinanziato 2 dottorati nazionali nell’area Salute e Scienze della Vita che riguardano la ricerca nei settori dell’AI quantistica applicata all’Internet of Medical Things e dell’AI collaborativa nell’ambito della Autonomous Robotic Assisted Surgery”.

Gli obiettivi della partnership

Per contribuire a supportare lo sviluppo di questo tema, Teleconsys si è unita al network della Fondazione per la Sostenibilità Digitale. “Uno dei motivi che ci ha spinto a entrare nella Fondazione è sicuramente il suo Manifesto”, ha spiegato Marco Massenzi: “i 10 principi in esso contenuti e il prestigioso network di istituzioni, università ed aziende che vi si identificano ci ha, senza indugio, convinto ad aderire alla Fondazione per portare il nostro apporto agli obiettivi della stessa, per confrontarci e contaminarci con le migliori menti del panorama nazionale della trasformazione digitale, della ricerca e della sostenibilità e, infine, per mostrare che anche una PMI può dare un concreto contributo in tutte le aree di intervento proposte dall’Agenda 2030, le 5P: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partnership”.

UNI/PdR 147, una “bussola” per la Sostenibilità Digitale

La contaminazione di competenze e visioni, tra i punti di forza della Fondazione, ha già portato a diversi importanti risultati, tra i quali la pubblicazione della Prassi di Riferimento UNI sulla Sostenibilità Digitale: il documento al centro dei lavori dell’ultima edizione degli Stati Generali della Sostenibilità Digitale. “La UNI/PdR 147 è un importantissimo risultato conseguito dalla Fondazione. I principi e gli indicatori in essa contenuti rappresentano, per tutti coloro che credono nella sostenibilità digitale, siano esse organizzazioni pubbliche che private, la bussola con cui orientare gli investimenti nella trasformazione digitale, analizzandone gli impatti nei risultati, nei processi e sugli obiettivi di sviluppo sostenibile, misurandone il risultato lungo l’intero ciclo di vita di un progetto: avvio, pianificazione, esecuzione, monitoraggio e controllo, chiusura. Era ciò che in Teleconsys cercavamo fin da quando, nel 2021, abbiamo redatto il nostro primo bilancio di sostenibilità: uno strumento con cui misurare le ricadute sugli SDG dei progetti di trasformazione digitale realizzati per i nostri clienti per valutarne l’impatto e indirizzarne il miglioramento.

Ora dobbiamo impegnarci affinché questa prassi si diffonda e venga adottata in maniera strutturale, soprattutto nei processi di procurement, nei disciplinari di gara e nei capitolati tecnici, come sta accadendo con la certificazione UNI/PdR 125 sulla Parità di genere, recentemente conseguita anche dalla nostra azienda e presente anche in uno degli indicatori della UNI/PdR 147. Per il conseguimento di questo obiettivo, durante gli ultimi Stati Generali, noi CEO, CIO e CISO membri della Fondazione ci siamo cimentati in tavoli di lavoro finalizzati a individuare le migliori modalità per favorire una rapida adozione della Prassi sulla Sostenibilità Digitale nei progetti di trasformazione digitale: mi auguro che ciò divenga un must nell’agenda di ogni organizzazione”.

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