Dopo un lungo roadshow di presentazione, che ha toccato nel corso del 2023 diverse università italiane, la prima edizione del Digital Sustainability Award è giunta alla sua conclusione. Un Premio dedicato alle migliori Tesi di laurea sulla sostenibilità digitale, quello ideato dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale in collaborazione con il Gruppo EHT, nato per promuovere negli studenti universitari che si affacciano al mondo del lavoro la cultura della Sostenibilità Digitale, e che il 18 aprile, nella cornice del Digital Sustainability Day – l’evento annuale della Fondazione – ha visto la premiazione delle tre migliori candidate selezionate dalla giuria composta dai docenti Alberto Marinelli (Sapienza Università di Roma), Tiziana Catarci (Sapienza Università di Roma) e Lara Lazzeroni (Università di Siena). “Ingaggiare e trattenere nel nostro Paese giovani di talento”, ha affermato Emanuele Spampinato, Presidente del Gruppo EHT, “è fondamentale per il futuro di un settore d’eccellenza italiano come quello legato all’innovazione, ma non solo. Con questo progetto che portiamo avanti come partner della Fondazione per la Sostenibilità Digitale il mondo dell’impresa dialoga con quello dell’Università su un tema come la relazione tra tecnologia e sostenibilità che sono e saranno nei prossimi anni le parole chiave di strategie e visioni d’impresa con le quali i ragazzi dovranno confrontarsi”.
Più nel dettaglio, l’iniziativa ha previsto un premio di 2.500€ per le tre migliori tesi – individuate rispettivamente nelle categorie miglior tesi magistrale, miglior tesi di dottorato, miglior tesi “donne ICT” – oltre che, per i primi classificati, la possibilità di svolgere un percorso di job shadowing presso EHT e le aziende del suo consorzio. Tutto ciò con l’obiettivo di avvicinare gli studenti alla Sostenibilità Digitale, partendo dalla ferma convinzione che possano – e debbano – essere loro i primi e più importanti sostenitori di un tema tanto complesso quanto cruciale per il futuro del nostro Paese e delle nostre imprese. “Digitale e Sostenibilità: un binomio, somma di due entità singole che formano insieme una visione sistemica”, ha commentato Luciano Guglielmi, Direttore del Comitato di Indirizzo della Fondazione. “Premiare i giovani che comprendono la potenza di una tale combinazione è stato un onore e un piacere. Ma la cosa più affascinante è stato scoprire come questo binomio non sia prerogativa di una singola disciplina, ma abbraccia potenzialmente ogni branca del sapere e può trovare applicazione in ogni attività della nostra vita: fatto dimostrato dalla eterogeneità delle materie oggetto delle quasi 200 tesi magistrali e di dottorato che hanno partecipato”.
Miglior Tesi Magistrale
Con un elaborato dal titolo “ECOSOFIE DIGITALI: Filosofia, Ecologia, Tecnologia”, la vincitrice nella categoria miglior tesi magistrale è Chiara Parlanti, Dottoressa in Filosofia Politica Contemporanea all’Università di Roma Tre. La tesi, premiata per la sua profondità ed ampiezza, affronta un tema attuale e urgente come il bisogno di una sorta di svolta epistemica nel metodo di analisi delle sfide contemporanee, a cavallo tra “technologies” e “humanities”, trovando una brillante sintesi tra intelligenza artificiale, cambiamento climatico e urgenze socio-sanitarie.
“Quando mi viene chiesto cosa mi abbia spinto a scrivere una tesi sulla sostenibilità, è spontaneo per me pensare ad un momento preciso in cui ho compreso che il forte stato di malessere che mi affliggeva era dovuto all’ansia ecologica”, ha commentato Chiara Parlanti. “Notare l’indifferenza comune di fronte alla crisi socio-ambientale che sta portando alla sesta estinzione di massa e apprendere che l’OMS stessa dichiari che non sia possibile far altro che mitigare e adattarsi a questo stato di cose – a cui sarebbero seguiti conflitti, migrazioni e numerose perdite umane e non – mi ha provocato una profonda angoscia. Ho appreso poi che esistono popolazioni in Amazzonia che dicono di aver sperimentato “la caduta del cielo”, la fine del mondo, già numerose volte. Questo mi ha portato a voler visitare l’Amazzonia brasiliana per comprendere in che modo e se, nel nostro tempo, sia possibile sperimentare e quindi superare la fine del mondo”.
Miglior Tesi di Dottorato
“Smartcruise destinations: un approccio innovativo a network nella gestione delle connessioni tra il turismo crocieristico, le destinazioni turistiche e il territorio”: questo il titolo della tesi vincitrice nella categoria miglior tesi di dottorato, realizzato dalla Dottoressa Sara Carciotti per il suo Dottorato di Ricerca Interateneo in Ingegneria Civile – Ambientale e Architettura (Università Trieste-Udine). Il lavoro affronta il tema della sostenibilità delle città-porto del Mediterraneo al fine di assicurare la giusta valorizzazione sia del diritto al turismo, sia del diritto all’ordinato ed efficace sviluppo dei luoghi di destinazione del turismo crocieristico, esponendo i vantaggi e le opportunità legate all’uso di una piattaforma tecnologica che miri a realizzare questo connubio e assicuri un’innovativa progettazione a rete delle città turistiche.
“La costante necessità di etichette, come ad esempio ‘turismo sostenibile’, ‘turismo responsabile’, rivela immediatamente l’esistenza di un problema legato all’impatto che l’industria del turismo può avere sul territorio e sulla società”, ha dichiarato Sara Carciotti. “Finora, in molte destinazioni turistiche la valorizzazione degli aspetti economici del fenomeno turistico ha prevalso sull’esigenza di salvaguardare l’ambiente urbano, l’ambiente naturale e le persone promuovendo azioni slegate tra di loro. Una tesi che parla di turismo non può esonerarsi da una visione di sostenibilità a 360 gradi e il digitale, se utilizzato in modo responsabile, può essere lo strumento che aiuta il territorio a mantenere in equilibrio le tre componenti della sostenibilità (ambientale, sociale, economica). La gestione dei flussi turistici nelle città-porto, attraverso un modello di gestione integrato della domanda e dell’offerta, può consentire il passaggio da una crescita incontrollata del turismo a uno sviluppo circolare della destinazione turistica e in senso più ampio del territorio. Il modello attraverso l’uso delle tecnologie ICT consente di migliorare il benessere del residente nella destinazione, aumentare la soddisfazione da parte del turista dell’esperienza turistica, rispettare il territorio in un’ottica sostenibile, utilizzare il network per creare nuove opportunità, aumentare il valore economico della destinazione e incrementare le ricadute positive sulle attività degli stakeholder che ne fanno parte”.
Miglior Tesi “Donne ICT”
A vincere nella categoria miglior tesi “donne ICT” è, infine, un elaborato intitolato “Sensors and Wearable-based Activity Recognition and Behaviour Analysis for Users’ Quality of Life Improvement”, realizzato dalla Dottoressa Francesca Marcello per il PhD in Electronic and Computer Engineering all’Università di Cagliari. La tesi, nello specifico, si è concentrata sull’analisi di come il riconoscimento e il monitoraggio, tramite dispositivi indossabili, delle attività degli esseri umani possa essere utilizzato per migliorarne la qualità della vita, supportando attraverso tre concreti casi d’uso la validità di questa idea generale.
“La decisione di concentrarmi sulla Sostenibilità Digitale per la mia tesi è stata guidata principalmente da un interesse verso le tematiche ambientali”, ha commentato Francesca Marcello. “Mi ha spinto il desiderio di contribuire attivamente alla ricerca e all’implementazione di soluzioni green e sostenibili nel mio campo di interesse, l’ICT, con l’idea che non restassero solo riflessioni teoriche, ma potessero avere un impatto tangibile sull’ambiente e sulle persone. L’utilizzo responsabile delle tecnologie aiuterà a favorire un equilibrio tra le esigenze umane e la conservazione dell’ambiente, obiettivo cruciale per garantire il benessere di tutti, individui ed ecosistema, ora e per le generazioni future”.
Conclusa la prima edizione del Premio, lo sguardo è però già rivolto al futuro: infatti, considerando anche la grande partecipazione – con le quasi 200 tesi candidate – l’obiettivo della Fondazione per la Sostenibilità Digitale e di EHT è quello di proseguire con l’iniziativa, lanciando una seconda edizione per il 2025.
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