E le linee di sviluppo per il futuro sono già state segnate, ci spiega Capuano: “Oggi siamo alle porte di una nuova epoca. L’internet delle cose è già una realtà. Con il passaggio definitivo all’atto pubblico informatico (oggi già obbligatorio per i contratti di appalto pubblici), l’approvazione delle nuove regole in materia di firma grafometrica (quella apposta sui tablet, per intenderci, ma secondo standard di sicurezza molto più elevati di quelli attualmente in uso), lo studio paperless non è più un sogno”.
Sul fronte dell’attività notarile a supporto al business, l’impegno presente e futuro sarà sempre più cruciale poichè “il legislatore ha deciso di investire sulla start-up economy, società che, statistiche alla mano nella maggior parte dei casi si occupano, per l’appunto, di digitale.” Cio vuol dire che “Viviamo un’epoca dove l’esigenza di sicurezza e di certezza del diritto si spostano dal mondo “reale” al mondo digitale. Il notariato, nel solco di una tradizione millenaria, ma con un occhio che guarda al futuro, è passato dal mantello a ruota alla firma digitale con la consapevolezza dell’evoluzione informatica in atto.”
Start-up innovative, equity crowdfunding, identità ed eredità digitale, sistemi di conservazione a norma “sono alcuni temi che svilupperemo su TechEconomy nelle prossime settimane, grazie al contributo di un gruppo di esperti professionisti, che nel notariato sono già attuali.”
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